538 Libro II - Capitolo II — Gregorio XIV (1591). erano di rigorosi sentimenti ecclesiastici, però mancava loro l’esperienza politica. Il compito principale era già predestinato a Paolo Emilio Sfondrato, che fin dalla sua giovinezza era in intimi rapporti con Filippo Neri. Come con questo santo, così un’intima amizia l’univa pure ai suoi discepoli Francesco Maria Tarugi, e Baronio.1 Lungi dalle sollecitudini della curia, Paolo Emilio Sfondrato durante la sua permanenza in Roma, quasi come un rehgioso aveva frequentato solo gli oratoriani2 prendendo da loro i concetti della riforma cattolica. Per ciò Gregorio XIY vide in lui l’uomo adatto a dirigere gli affari della segreteria di Stato, nella qual cosa gli sfuggì, come il suo nepote, che sicuramente amministrava bene la sua abbazia8 e che era uomo di gusto artistico,4 non possedesse quell’addestramento pohtico, che la nuova posizione avrebbe richiesto. Fu per ciò un errore fatale, che Gregorio XIV, il 19 dicembre 1590, nominasse cardinale il suo nepote e lo ponesse a capo della segreteria di Stato.5 Così avvenne l’inconveniente, che sia il papa stesso, come pure il suo primo ministro fossero ignari degli affari politici del mondo.6 Il nuovo segretario di Stato, nato nel 1561, era nella pienezza della virilità. Egli sin da principio esordì con tal sicurezza, che meravigliò tutti.7 Sicuro della completa fiducia del papa, si dedicò con ardore agli affari,8 nel che lo coadiuvò efficacemente la sua nomina a cardinale (19 dicembre 1590), il Marchese d’Este vi giunse l’8 gennaio 1591; v. * Avviso del 9 gennaio 1591, Urb. 1059, I, 17b, Biblioteca Vaticana. 1 Vedi Bentivoglio, Memorie 79. 2 «Frequentava semplicemente la Vallicella», dice Bentivoglio loc. cit. Con questo si intende la casa romana degli Oratoriani in S. Maria in Vallicella e non già, come indica Herre (545), « i conventi silenziosi della Valtellina». 3 Vedi * Avviso del 12 dicembre 1590, Urb. 1058, p. 637h, Biblioteca Vaticana. 4 Vedi Zeitschr. f. bild. Kunst 1870, 49 s. 5 Vedi * Acta consist. nell ’Archivio concistoriale in Vaticano; * Avviso del 19 dicembre 1590, Urb. 1058, p. 654, Biblioteca Vaticana. Cfr. Ciaconius IV, 224. 6 Cfr. nell’ Appendice Nr. 97 1’* Avviso del 16 ottobre 1591, Biblioteca Vaticana. 7 * È vero, notava l’inviato urbinate ne\V Avviso del 26 dicembre 1590, cli’l novello cardinale fa tanto sicuramente tutte le sue attioni ch’è una mara- viglia ( Urb. 1058, p. 669, Biblioteca Vaticana). Lettere di Vannozzi, segretario di Sfondrato, presso Ciampi III, 106. Comunicazioni dal * Regi- strum litterarum ad Nuntios sub Gregorio XIV (Leti. d. princ. 150 dell’ A r - e bivio segreto pontific io) riguardo la conversione del margravio badense Giacomo III nella Zeitschr. /. die Gesch. des Oberrheins N. S. XII, 268 s. Il Marchese Alessandro Albicini in Forlì, possiede un ritratto di Sfondrato, attribuito a Guido Reni. H * Il card. Sfondrato, che fa riuscita ogni dì migliore, abbraccia i no-gotii et spesso è all’orecchio del Pontefice. Avviso del 2 gennaio 1591, Urb. 1059. I. 2. Biblioteca Vaticana.