Felice Peretti si fa francescano. 23 Felice iu trattato dai suoi genitori severamente. Ben presto «ali dovette aiutare il padre nei suoi lavori nell’orto e nel campo. Sisto V, amava raccontare da papa le umili condizioni, in cui ■era cresciuto. Egli lo faceva non solo con i suoi intimi, ma anche in concistoro una volta menzionò la miseria opprimente della sua famiglia.1 -Senza riserbi Sisto V descriveva francamente poco dopo la sua elezione, come da ragazzo avesse raccolto cicoria nei prati, fatto legna nei boschi, lavorato la terra nell’orto, rotto le zolle ed anche pascolato i porci del padre.2 Da ciò non segue affatto, «he il futuro papa, come più tardi ha narrato la leggenda, sia «tato di professione pastore di porci. Ohi conosce l’Italia, sa, ■clie nella campagna ogni famiglia possiede qualcheduno di questi utili animali domestici, la cui sorveglianza è affidata ai figliuoli.3 Secondo tutte le previsioni Felice, al par ili suo padre, sarebbe diventato un campagnuolo, se in Fra Salvatore, il suo zio materno, non avesse trovato un aiuto. Questi, un rispettabile e severo sacerdote,4 viveva nel convento di S. Francesco dei francescano-conventuali, situato in Montalto. Egli si occupò con grande amore dello svegliato e vivace ragazzo, che dall’abbecedario di altri scolari aveva imparato le lettere dell’alfabeto. Volentieri pagò per lui la tassa scolastica, che il padre non poteva sostenere, date le cattive condizioni di allora, mentre, come qua.si tutta l'Italia, ■anche la Marca era afflitta dalla guerra, dalla peste e dalla fame.6 Felice prestava a suo zio piccoli servizi : spesso gli portava la biancheria, che aveva lavato sua madre. • Fra Salvatore finalmente prese intieramente seco nel chiostro il ragazzo così desideroso di apprendere. Felice là aiutava nel servire a tavola. Lo zio lo teneva con grande rigore. Anche da papa, Sisto V raccontava di aver ricevuto alcuni scapaccioni, perchè non metteva bene le pietanze, cosa che per lui, ancor piccino, doveva essere molto difficile. Due volte al giorno Felice 1 Vedi A età eonsist. 869. 2 Vedi nell’Appendice n. 1 1’* Avviso del 27 aprile 1585 ; Biblioteca Vaticana. Al Margravio Edoardo Fortunato di Baden, il quale si trattenne a Roma nell’aprile 1585 (cfr. su ciò 1’* Avviso del 1 maggio 1585, Urb. 1053 p. 191 : Oggi è partito il margravio badense), Sisto V promise un sussidio, « bora che di povero]hortolano era diventato ricco giardiniero ». * Avviso del 4 maggio 1585, Urb. 1053, p. 192, Biblioteca Vaticana. 3 Cfr. Hùbner I 221. Era, l’osservazione, che egli sia stato porcaio, quella che cancellò Sisto V nella * Vita (cfr. Appendice n. 90) ; Leti ne diede più tardi un’interpretazione maligna. 4 Senex antiqui moris ac spectatae probitatis, dice la * Vita Sixti V ips. manu emend., Archivio segreto pontificio. 5 Cfr. Galesinus, * Annales, Biblioteca Vaticana. 6 I,o raccontò Sisto V stesso ai suoi amici ; v. la * lettera di Capilupi del-1’ 11 maggio 1585, Archivio Gonzaga iu Mantova.