138 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo III. apostolici.1 Nel 1588 Sisto V confermò le deliberazioni del sinodo tenuto in Lima nel 1583 e corrette dalla Congregazione del Concilio. Come l’operosità dei Francescani nel Brasile, così fu pure promossa dal papa con energia la loro attività nelle Indie. 2 Dei tentativi di unione perseguiti da Gregorio XIII nell’Oriente si occupò pure Sisto. Dopo la visita di tutti i collegi di Roma iniziata appunto nel suo primo anno di pontificato, egli pensava di provvedere di nuove entrate il Collegio Maronita. 3 Di grande dolore fu ricolmo il papa al sapere che, Neemet, il patriarca di Antiochia, il quale viveva in Roma in esilio a spese della Santa Sede, lavorava contro al vescovo di Sidone inviato da Gregorio XIII per sollecitare la riunione delle Chiese orientali con Roma. 4 Allorché nella primavera del 1587 il vescovo menzionato venne in Roma, rese al papa un conto minuto. Da questo era da arguire che solo i Maroniti del Libano, gli Armeni della provincia di Nachitschewan, spettante alla Persia e i Caldei di Diarbekir Seert e dintorni volevano sinceramente conservare una ferma e schietta unione con Roma. Presso tutti gli altri, sebbene anche essi protestassero la loro sottomissione al papa, pure si erano trovati errori della più diversa natura. Il vescovo di Sidone opinava, che ciò non ostante non si dovesse disperare, di poter ricondurre loro pure all’unità della Chiesa, poiché essi avevano buona volontà. Propose nuove trattative e raccomandò l’invio in Oriente di adatti scritti religiosi arabi e caldei e quello di missionari.5 Che ivi perdurasse la corrente verso il vero centro della Chiesa, fu dimostrato dal contegno dei Nestoriani non uniti, un inviato dei quali si presentò in Roma nel 1588. 6 La professione di fede del patriarca Caldeo, Elia Y. da lui portata (1559-1591) non fu trovata ancora sufficente, però da allora miglioraronsi le relazioni tanto, che esse continuarono anche sotto i suoi immediati successori. 7 Anche l’unione dei copti in Egitto, dove il gesuita Eliano inviato da Gregorio XIII, dovette subire dure persecuzioni da parte dei turchi,8 fu ripresa da Sisto V. Il 20 aprile 1590 1 Vedi nell’Appendice n. 15 il * Breve del 23 agosto 1586, Archivio segreto pontificio. La conferma delle decisioni avvenne dopo esaurienti esami nel 1589; v. Bull. IX, 350 s. ; IIarduin X, 1784. 2 Stkeit, Bwbliotheca I, 508. 3 Vedi Arcaissi, Bull. Maronit. 100 s. La * Relatio status collegii Maro-nitici ad Sixtum V ( 1585) nel Cod. Vai. 5528, Biblioteca Vaticana. 4 * Si dolse che si desse il mangiare a chi ci insidiava, notava il Cardinal Santori su la sua udienza del 12 maggio 1588. Ann. 52, t. 18, Archivio segreto pontificio. Cfr. Santori, Autobiografia XIII, 166. 5 Vedi Baixze, Misceli., ed. Mansi IV, 158. 6 Cfr. * Acta consist. al 30 marzo 1588, Archivio Concistoriale del Vaticano. 7 Vedi Liibeck, Die vhaldàìsche Kirchc, negli Hist. poi. Bl. CLIV, 85. 8 Cfr. Sacchini V, 175 s. Su Eliano cfr. Hofmann Missionsinstitut 223.