Prima grande nomina di cardinali. 16 7 principi, non parvero al papa meritevoli di fiducia ne abbastanza adatti, onde nessuno di essi fu preso in considerazione. 1 La lista dei decorati della porpora il 18 dicembre, dimostrò con quale serietà e sentimento di responsabilità avesse proceduto Sisto V. 2 Eran tutti uomini di un passato irreprensibile, e di grandi meriti. 3 I più erano ancora nel migliore vigore dell’età ed erano tutti ben noti al papa. Cosi Ippolito Aldobrandini ed Enrico Gaetani che si erano distinti in uffici di curia di grande responsabilità. Come vescovo di Padova il veneziano Federico Cornaro si era reso molto benemerito con l’attuazione dei decreti di riforma tridentini e con la fondazione di un seminario. Egli apparteneva agli intervenuti ai quattro concili provinciali che tenne Carlo Borromeo. Anche il vescovo di Pavia, Ippolito de’ Bossi, oriundo di Parma, potè venire elogiato dai visitatori apostolici perchè lavorava secondo lo spirito del grande vescovo di Milano. 4 II genovese, Domenico Pinelli era ugualmente un vecchio amico del papa, cui un tempo egli aveva ceduto il suo vescovato di Fermo ; come Pinelli avesse ivi lavorato secondo lo spirito della restaurazione cattolica, lo mostrò il fatto, che egli vi fondò una casa per gli Oratoriani come pure per i Gesuiti. Pinelli era pure un dotto di valore. Egli era ritenuto un’autorità nel campo del dritto canonico. Nella nomina di Decio Azzolini e di Giambattista Ca-strucci volle il papa premiare in prima linea i servigi di questi suoi due sperimentati cooperatori. Ambedue erano stretti amici, e si distinguevano per quelle qualità che il papa apprezzava in special modo nei suoi servi, per la fedeltà e per la devozione. 4 pore se extra ieiunii tempora cardinales creare velie, asserena praedecessores suos in hoc nec laudare neque imitori posse, qui multoties aliis... diebus cardinales creaverunt ». Archivio di Stato in Vienna. 1 Vedi la * Relazione di Capilupi del 20 dicembre 1585, loc. cit. e la * Lettera di Sporeno del 21 dicembre 1585, Archivio dipartimentale in Innsbruck. 2 Giudizio di Herre (370). 3 Cfr. Ciaconitjs IV, 151 s. ; Cardella V, 228 s. : Tempesti I, 314 s. 4 C. Capilupi fa rilevare questa circostanza nella sua * Relazione del 18 dicembre 1586 (Archivio Gonzaga in Mantova). Una * Lettera di ringraziamento del cardinal Rossi ad Aldo Manuzio per le sue felicitazioni, in data di Roma 1586 gennaio 18, nel Ms. 272 della Biblioteca in Montpellier. 5 Vedi la * Relazione di C. Capilupi del 28 dicembre 1585, Archivio Gonzaga in Mantova. Cfr. Herre 370, la cui osservazione, che Pinelli sia stato gesuita, non è giusta. Secondo la * Relatione al card. Este nel Cod. 6619 della Biblioteca di Stato in Vienna, della fine del 1599, influì molto sulla nomina di Pinelli il suo fratello Giov. Agostino, « banchiere in Roma, con cui Sisto avanti il papato in materia pecuniaria hebbe qualche obligo ».