La seconda promozione di cardinali (die. 1586). 175 pione Gonzaga, che era un cugino di S. Luigi ed amico di Carlo Borromeo e di Filippo Neri. 1 Entrato nello stato ecclesiastico in età matura, Scipione sarebbe già diventato cardinale sotto Gregorio XIII, se questi non fosse venuto a dissenso con il duca di Mantova. Dopoché Sisto Y ebbe rimossa questa scissione, Scipione fu minacciato prima della mancanza di rendite, 2 quindi all’ultimo momento sembrò che gli riuscisse pericolosa la circostanza che nel Sacro Collegio, che la famiglia Gonzaga era già rappresentata dal cardinale Vincenzo Gonzaga ; 3 ma anche questo ostacolo fu felicemente superato. In Eoma la nomina del patriarca di Gerusalemme, titolo che portava Scipione Gonzaga, fu accolta con sincera gioia. 4 Lo stesso fu il caso riguardo alle nomine dell’arcivescovo di Genova, Antonio Maria Sauli, e di Federico Borromeo. 5 La nomina del Sauli, per la quale come per Gonzaga aveva fatto istanza il granduca di Toscana 6 non fu felice, poiché egli seguì più tardi una direzione piuttosto mondana.7 Tanto meglio fece buona prova Federico, di appena ventitré anni, che cresciuto alla scuola di Filippo Neri, seguiva le traccie di suo zio Carlo ; il futuro fondatore della biblioteca Ambrosiana, si distingueva fin d’allora per le sue tendenze scientifiche, come per il suo sentimento ecclesiastico. 8 Giovanni Evangelista Pai-lotta, arcivescovo di Cosenza, dovette il cappello al fedele servizio prestato a Sisto V. Questi era solito dire di lui, che era una gemma nascosta. 9 La stessa lode si può tributare ad un altro 1 Cfr. oltre a Cianconius IV, 176 s. ancora I. Nicii Erythraei Pina-cotheca II, 39 s, 204 ; Baumgarten, Weltliteratur VI, 373 ; Sordi, Appendice alle biografie de’ Canonici Mantovani, Mantova 1864, 11 s. 3 Cfr. Luzio, L’Archivio Gonzaga di Mantova II, Verona 1912, 175. Ibid. 147 una lettera molto caratteristica per Sisto V. al Duca Guglielmo Gonzaga del 19 luglio 1586. 3 Vedi 1’* Avviso del 16 dicembre 1587, il quale fa risaltare la oompleta integrità di Gonzaga, TJrb. 1055, Biblioteca Vaticana. 4 Vedi Gualterius, * Ephemerides, Biblioteca Vittorio Ema- nuele in Roma. 6 Vedi ibid. 6 Cfr. * Lettera autografa di Sisto V al granduca di Toscana del 5 dicembre 1586, Archivio di Stato in Firenze, Med. 3715. 7 « E poco ecclesiastico, ha bell’ingenio, gran memoria », dice il * Discorso de cardinali viventi del 1618 nel Cod. C. 20 dell’ Archivio Boa-compagni in Roma. 8 Una buona biografia di quell’eccellente uomo disgraziatamente manca, giacché la monografia di Quf.snei, (Lille 1890) non è sufficiente. Preziosi sono ancora sempre gli accenni di Mazzucheixi (II, 3, 1800 s.) e l’articolo di Reumont nel Freib. Kirchenlexikon II2, 1125 s. Della fondazione di F.Boro-meo della Biblioteca Ambrosiana si parlerà ancora nel prossimo volume ; del cardinale come protettore dell’arte, v. Schlosser, Quellenkunde f. Kunstgeschichte VI, Vienna 1919, 54. 9 Vedi Tempesti I, 709. Gualterixjs dice di PaEotta, loc. cit. : * fide integritate, sollertia in rebus agendis, admirabili ingentique morum sanctitate-praeditus est.