Premura nell’approvvigionare la città di Roma. 77 Giovanni Agostino Pinelli, 200.000 scudi, che dovevano servire esclusivamente a provveder Roma di un pane buono ed a buon mercato, e per far prestiti a contadini bisognosi che coltivassero il grano, e dovevano venire amministrati dalla Congregazione dell’abbondanza.1 Nella bolla, Sisto V dice che una delle sue più grandi preoccupazioni era l’approvvigionameuto di Roma, poiché in una grande popolazione, nella mancanza dei viveri, i poveri soffrono troppo. Decreti della Congregazione dell’annona ed editti del papa mostrano, come Sisto V abbia cercato per quanto era in lui di compiere anche altrimenti il suo dovere per provvedere i romani di un buon pane. Una costituzione in data 10 settembre 1589 e sottoscritta da tre Conservatori, regola minutissimamente la preparazione e la vendita del pane. Il prezzo del pane, dopo quattro anni di governo di Sisto Y era relativamente molto basso.2 Quale sacrifìcio compisse il papa, risulta dal fatto che per l’approvvigionamento e per mantenere basso il prezzo del pane spese in tutto 800.000 scudi.'*3 Al crescente diminuire dell’agricoltura, particolarmente nella Campagna; aveva Sisto V nel 1586 cercato di ovviare con un severo editto.4 Anche altrove, per esempio nel territorio di Civitavecchia, il papa cercò favorire l’agricoltura ; e ciò avvenne non solo per provveder meglio Roma di grano, ma anche per migliorare colla coltivazione il clima, e procurar ai poveri occasione di lavoro.5 Meritevoli di somma riconoscenza sono i tentativi fatti da Sisto V per prosciugare le paludose regioni dello Stato della Chiesa. A tal uopo volse lo sguardo agli insalubri bassifondi della Chiana di Orvieto.6 al bassifondo delle foci del Tevere,7 ai dintorni di Ravenna8 e sopratutto alle paludi pontine. Queste paludi poste al sud di Eoma fra i colli albani, i monti Volsci ed il mare, abbracciavano un territorio di circa 70 od 80.000 ettari. 1 Vedi Bull. Vili, 1019 s. ; Gulik-Eubel III, 54 ; Nicolai II, 44 a. ; Benigni 40 s. ; De Cupis 23. L’aumento dei privilegi per il consorzio dei for-nari nel Bull. Vili, 924 s. 2 Benigni 42. 3 Brosch I, 307. Àncora nel suo ultimo concistoro, del 13 agosto 1590, il papa si preoccupò dell’importazione del grano ; v. Acta consìxt. 874. 4 Vedi Galesinus presso Tempesti I, 368. Cfr. * Avviso del 26 febbraio 1586, TJrb. 1054, p. 74, Biblioteca Vaticana. 6 Cfr. Calisse nella Zeitschr. /. Soziai- u. Wirtschajtsgesch. VII (1900) 189. 6 Vedi Cicarella, Vita Sixti V. 7 Vedi Moroni LXVII, 106. Cfr. * Discorso al card. Sauli, legato dell’armata, circa li bonificamenti da farsi alle foci del Tevere. Vat. 6549, p. 228 s., Biblioteca Vaticana. s * proposte, piani e pareri per il disseccamento delle paludi presso Ravenna, dat. luglio 1588 (fra altro, lettera dei fratelli Domenico e Giovanni Fontana, disegno di Tommaso Spinola) in Nunziat. di Francia 20, pp. 286-292. Archivio segreto pontificio.