Gli obelischi destinati a decorare le chiese primarie di Roma. 469 Maria Maggiore, in cui al tempo della pace sotto Augusto era nato il Salvatore. È pure ricordata la leggenda connessa all’interpretazione della quarta ecloga di Virgilio, che Augusto abbia adorato il bambino Gesù apparsogli in una visione e che ind’innanzi l’imperatore non abbia più voluto farsi chiamare Signore.1 Fontana aveva fatto collocare l’obelisco dinanzi l’abside di Santa Maria Maggiore in modo che ne originò una prospettiva piena d’effetto per la grande e diritta strada che conduce alla Trinità de’ Monti.2 Anche l’obelisco destinato al lato nord della basilica lateranense doveva formare il punto finale della lunga via ivi sboccante da Santa Maria Maggiore. Questo obelisco parve degno in particolare di decorare il tempio, che portava il titolo di Madre di tutte le Chiese, poiché non solo il più grande fra gli obelischi romani, ma era eziando il più antico e portava una ricca ornamentazione a geroglifici. I faraoni Thutmosis III e IV avevano fatto innalzare quel monumento, alto 32 metri, nel secolo xv a. C., nel tempio di Amon a Tebe. Già Augusto aveva voluto far trasportare quest’obehsco a Soma, ma n’era stato distolto dalla difficoltà dell’impresa. L’imperatore Costantino ne concepì il progetto, che fu poi attuato da Costanzo. Si dovette costrurre una nave apposita per cui occorsero 300 rematori. Ammiano Marcellino ne ha descritto nella sua storia degli imperatori3 il trasporto e l’erezione. Non si sa quando l’obelisco cadesse. Fu difficile scavarlo perchè esso giaceva, rotto in tre pezzi, 26 piedi sotto le macerie dell’arena del Circo e in un terreno paludoso.4 Alla fine d’autunno del 1587 Fontana n’aveva felicemente effettuato il trasporto alla piazza del Laterano.5 Era anche riuscito a ricongiungere i pezzi. Nel collocarlo in quel luogo ove fino allora trovavasi la così detta Torre degli Annibaldi,6 su nuova base, al posto dell’antica guasta, che per ragione della sua iscrizione dietro ordine del papa fu trasferita nella raccolta di Belvedere,7 Fontana usò lo stesso procedimento seguito per l’obelisco vaticano. E in modo affatto simile ne avvenne la benedizione il giorno di S. Lorenzo, 10 agosto 1588.8 Fu naturale che questo monumento pure fosse decorato col dia- 1 Vedi Fontana I, 67i>-68. - Cfr. nell’Appendice n. 361’* Avviso del 19 settembre 1587, Biblioteca V a t i c a n a. 3 17, 4, 12. Intorno ai geroglifici dell’obelisco del Laterano trattò recentemente G. Farina nel periodico Bessarione 1906. 4 Vedi Fontana I, 60'1; Fulvio-Ferrucci 139’> s. 5 Vedi VAvviso presso Orbaan, Avvisi 301. Cfr. Conti di Fontana \ III 64. 6 Cfr. la Lettera d’un contemporaneo presso Lauer 324, n. 2. 7 Vedi Fulvio-Ferrucci 141h. 8 Vedi Fontana I, 61; Orbaan, Avvisi 304. Cfr. Pastor, Sisto V, tav. 15.