Trattato del papa o di Filippo II per un’azione comune in Francia. 271 trario io non lo ammetto, poiché non posso credere, che Dio dimentichi la sua Chiesa sino al punto, che il suo Vicario la lasci in noncuranza. 11 restante lo dirà a voce a Vostra Santità il duca di Sessa ».1 Per il contegno di Sisto V, che non voleva spinger le cose agli estremi, è caratteristico, che egli ritenne ora per consigliabile, di non ricevere più Lussemburgo che però allo stesso tempo monsignore Serafino Olivario, l’anima del partito di Navarra, ebbe sempre accesso presso lui. Le trattative con Sessa ed Olivares furon passate dal papa ai cardinali d’Aragona e Santori, che erano a lui devoti, ma pure accetti alla Spagna. 2 II Cardinal Santori, dopo che il papa sotto il segreto sacramentale gli ebbe imposto di tacere, dovette preparare un trattato di alleanza per un’azione comune di Sisto V e di Filippo II in Francia. 3 A questo furon messe a base le discussioni che erano state tenute dai due cardinali con i rappresentanti di Filippo II. 4 II 19 luglio fu redatta una minuta di trattato, in conseguenza del quale il papa si obbligava ad un azione militare in Francia, in unione alla Spagna, per salvarvi la religione cattolica, per raccogliere i cattolici sotto una sola bandiera, difenderli dalle violenze degli Ugonotti e facilitare loro la nomina di un re cattolico. In un capitolato segreto il papa si impegnava a riconoscere come re della Francia il principe scelto ed indicato da Filippo, presupposto che egli fosse realmente cattolico, però unì a tale promessa una serie di condizioni, che assicuravano la sua influenza e quella della Santa Sede negli affari di Francia, ed alla cui accettazione i plenipotenziari spagnuoli poterono venir indotti solo con la precisa dichiarazione, che Sisto V in caso di rifiuto avrebbe dovuto sospendere le trattative. I rappresentanti del papa avevano pure insistito perchè venisse evitata qualunque espressione in favore della lega. I rappresentanti di Filippo credettero di aver ottenuto molto, non essendo stata fatta alcuna menzione negli articoli su l’integrità del regno di Francia. 5 Già stimavano gli spagnuoli di aver raggiunto lo scopo, poiché mancavan solo le sottoscrizioni del trattato, allorché Sisto V, sebbene febbricitante, con loro grande meraviglia, espose alla, congregazione francese l’importante questione, se nel caso in cui vacasse il trono fosse di competenza del papa l’elezione del Re 1 II testo originale della lettera di Filippo II a Sisto \ presso 1IÜBNER III, 450-452. Rocquain (423) chiama la lettera «presque menaçante sous des dehors respectueux ». 2 Vedi Niccolini presso Desjardins V, 140; Hübner II, 340. 3 Vedi Santori, Autobriografia XIII, 192. 4 Cfr. Hübner III, 466 s. 5 Vedi ihid. II, 347 s., III, 477 s.