Il papa e gli avvenimenti di Francia dopo la nomina di Morosini. 221 l’addietro sotto gli altri pontefici, dalli quali havendo il rè nato aiuti tenui, si fece lecito di accommodare le cose sue et di far quello che ha voluto, et noi non vogliamo cosi ; ma se lo volemo aiutare, volemo aiutarlo ad estirpare gli heretici et non aiutarlo a far pace con loro1 ». Circa gli ultimi avvenimenti Sisto Y così si espresse : « Il duca di Guisa è andato in Parigi con otto soli cavalli e smontato alla casa della regina madre. La regina vedendolo gli domandò come era venuto senza far sapere alcuna cosa ; egli gli rispose che havendo inteso che il rè voleva far un macello di tutti i catolici che sono in Parigi, egli essendo catolico era venuto a morir con gli altri tutti, et fece male il duca a rispondere in quel modo, ne l’escusamo ; hora, la regina gli disse che questo non era, et l’assicurò et l’invitò ad andare al rè ; il duca se ne contentò ; fù mandato dal rè per dargli conto dell’arrivo di Guisa ; il rè sapeva, rispose, molto prima che egli doveva venire in Parigi, et che se era venuto per far protesto alcuno ad Epernon, non gli voleva parlare ; così portate la risposta a Guisa, esso disse che le sue differentie con Epernon non havevano bisogno di protesti, che erano questioni da partire con spada et pugnale, et che era venuto in Parigi, et voleva andar al rè per servirlo ; il rè se contentò che andasse, et la regina pigliò il duca in cocchio et lo condusse alla regina regnante, dove due ore da poi venne il rè ; ragionorno insieme et si passò con termini d’amorevolezza ; stato il duca longa-raente con il rè et dipoi si licenziò, et se ne andò alla sua casa; al rè venne volontà di introdurre i svizzeri in Parigi et