Francesco di Lussemburgo e Yivonne ricevuti dal papa. 215 come nunzio a Parigi, Sisto V accordò che l’ambasceria di Róma venisse di nuovo occupata da Yivonne, però sotto la condizione, che prima venisse in Roma Francesco di Lussemburgo, duca di Piney, incaricato di prestare l’ubbidienza. Questa questione di forma, che di nuovo rese dubbioso l’accordo, fu fortunatamente superata dagli sforzi del Cardinal Este.1 Nell’ultima settimana di giugno del 1586 Frangipani partì per Parigi ;2 per strada si incontrò con Yivonne che il 10 agosto giungeva in Tivoli.3 Poiché ancora non erano regolate tutte le questioni riguardo al suo ritorno, ed all’atto di ubbidienza,4 perii momento egh prese dimora nella Yilla d’Este. Quindi si recò a Roma, dove ottenne subito udienza. In questa egh ebbe l’avvertenza, di chiedere espressa-niente perdono al papa, per cui questi lo abbracciò e lo baciò.5 Dopoché il 9 settembre 1586 giunse in Roma anche il duca Francesco di Lussemburgo, il giorno seguente, all’innalzamento dell’obelisco in Piazza S. Pietro, egh e Vivonne furono ricevuti dal Papa. 6 L’11 settembre il duca, in nome del re, prestò solennemente ubbidienza al papa nella sala regia. Dopo questo, Lussemburgo e Vivonne ebbero l’onore, di pranzare col papa e poi al levarsi della mensa, passare ancora un’ora in sua compagnia. Il papa fu del miglior umore e usò delle attenzioni speciali a Vivonne. Questi non volle restare indietro e dichiarò, che l’incidente era sorto solo per colpa sua. Il papa assicurò entrambi ripetuta-mente del suo amore per la Francia e per il re. Oh se riuscisse al re, così disse egli, di ristabilire la pace nel suo regno e gli fosse 1 Vedi le relazioni di Grondi presso Bremond 195 s., e Desjardins V, 21 s. Cfr. pure le * Relazioni di C. ('apilupi dell’8 gennaio (le cose di Francia ancor molto suspense) e dell’8 marzo 1586 (Frangipani non ha ancora ricevuto il permesso di partire, benché il re avesse indicato la sua venuta come benaccetta). Archivio Gonzaga in Mantova. Intorno a Francesco di Lussemburgo cfr., Berger de Xivrey, Lettres missives III 22, n. 2. 2 Capilupi * riferisce il 3 maggio 1586, che Frangipani era pronto per la partenza e che si aspettava soltanto la notizia della partenza di Vivonne per Roma. Archivio Gonzaga in Mantova. Il 14 maggio 1586, fu emesso il * Breve a Enrico III, riguardo alla missione di Frangipani (Brevia, Arni. 30, t. 30, p. 200, Archivio segreto pontificio), ma solo il 21 giugno annunzia un * Avviso la partenza del nunzio, al quale il papa non aveva detto che : Fiat voluntas tua. (TJrb. 1054, p. 243). Il 6 settembre 1586 * annunzia Enrico III al papa l’arrivo di Frangipani e ringrazia nello stesso tempo, per aver riaccettato Vivonne come ambasciatore; orig. nelVOttob. 3210 I, p. 23, Biblioteca Vaticana. 3 Vedi Bremond 199. Si era aspettato Vivonne già molto prima; v. le Relazioni di Sporeno del 21 giugno e del 12 luglio 1586. Archivio dipartimentale in Innsbruck. 4 Quale fatica sia stata per Este, specialmente l’ottenere il ritorno di \ i-vonne prima dell’arrivo di Luxembourg, risulta dalla sua * Correspondenza nel Fonda, /r. 16042 della Biblioteca Nazionale in Parigi. 5 Vedi la relazione di Vivonne del 26 agosto 1586 presso Bremond 200. 6 Vedi le relazioni di Vivonne e di Luxembourg ibid. 200 s.,