Preghiere nella Spagua per la vittoria. 317 quaranta volte in quaranta Cinese, 1 ogni giorno in una Chiesa determinata esposizione del SS.mo Sacramento e Messa Cantata :2 nei giorni festivi processioni molto frequentate ; 8 tutto questo veniva offerto per il buon esito dell’armada, e il proseguimento di queste preghiere ingiunto di nuovo ogni due mesi. 4 II re stesso stava in ginocchio giornalmente per due o tre ore dinanzi al Santissimo, e come si narra, si alzava la notte per pregare. 5 Allorché la flotta ebbe preso il mare, egh stava in ginocchio quattro ore con mani giunte ed elevate sul nudo pavimento, e il principe ereditario dovette servire la Messa che Filippo ascoltava. 6 Anche da questo si ha l’impressione che il re fosse vivamente compreso deU’insufficienza delle sue preparazioni : i mezzi naturah, dai quali dipende essenzialmente l’esito, dovevano essere completati con i sovranaturah, i quali però non son destinati senz’altro a tale integrazione. Come sembra, Fihppo II dava anche peso ahe pretese visioni e profezie di una mistificatrice, che si faceva credere per stimmatizzata. 7 Altre visionarie invece profetizzavano sciagure alla Spagna. 8 L’agostiniano Alonso de Orozeo creduto santo, predisse che l’impresa naufragherebbe « per i nostri peccati ». 9 Osservatori accorti ponevano ugualmente in dubbio il buon esito delle armi spagnuole. Alonso di Leyva invece dava al re grandi speranze, che Elisabetta non potrebbe resistere nè per terra nè per mare ad una così grandiosa potenza di armi.10 Ma a Parigi nell’aprile 1588 11 si pensava ancora che Filippo non si azzarderebbe ad un’impresa così grande, e che non sottoporrebbe la pace e l’indipendenza dei suoi Stati all’incerto esito di una battaglia. Si sapeva troppo bene, quanto fosse forte la flotta inglese, e quanto fossero esperti gli inglesi nelle battaghe marine. Concordemente, i veneziani Mocenigo e Gritti scrivono da Parigi e da Boma, che anche in caso di una vittoria l’Armada spagnuola verrebbe così ridotta che non si potrebbe pensare ad uno sbarco 1 Ibid. 2 Lippomano il 31 ottobre 1587, ibid. n. 592. 3 Lippomano il 5 maggio 1588, ibid. n. 656. 4 Lippomano il 19 settembre e 31 ottobre 1587, ibid. n. 583, 628. 5 Lippomano il 30 aprile e 5 maggio 1588, ibid. n. 653, 656; Speciani il 30 aprile e 1’ 11 luglio 1588, presso Meyer 267 s. 6 Speciani 1’ 11 luglio 1588, presso Meyer 268. 7 Egli le scrisse di proprio pugno e le promise la sua visita ; più tardi risultò ch’ella aveva accettato 40 000 corone in gioielli ed oro. Lippomano il 31 dicembre 1588, presso Brown n. 794. Il giudizio giuridico su di lei ibid. li. 795. Anche Santa Cruz le fece visita, ibid. n. 550 ; persino Lodovico di Granada si fece ingannare da lei, ibid. n. 628. 8 Speciani presso Meyer 267. 9 Vedi T. Camàra, Vida del b. A. de Orozeo, Valladolid 1882, 321 s. 10 Lippomano il 6 febbraio 1588, presso Brown n. 625. 11 Mocenigo l’8 aprile 1588, ibid. n. 648.