440 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo Vili. coi loro spostamenti e degli effetti di luce e ombra». La scala d’accesso, messa a far parte di tutto l’insieme, e calcolata in rapporto ad esso, conduce direttamente in alto.’ Quest’accesso principale, la Cordonata, fu eseguito sotto Pio IV; Gregorio XIII fornì il palazzo Senatorio della slanciata torre campanaria.2 Michelangelo, che fece progetti anche per molte porte di Roma, accrebbe l’importanza delle medesime come termini delle vie, perfezionandone in modo egualmente ricco il lato interno, nella Porta Pia eretta sotto Pio IV. Quanto alla correzione delle strade il pontificato di Pio IV fu parimente importante. Via Pia che porta il nome del papa e conduce dal Quirinale a Porta Pia, diventò una delle più splendide strade di comunicazione di tutta la città.1 A Gregorio XIII Roma dovette un nuovo regolamento fonda-mentale edilizio 4, e varie correzioni di vie, fra le quali emerge via Merulana, che corre in linea quasi diritta da S. Maria Maggiore al Laterano.5 Sisto V terminò e completò ciò che i suoi predecessori avevano cominciato in fatto di strade e di piazze. Fu egli che mise a servizio dei suoi vasti progetti di trasformazione di Roma l’architettura urbana del barocco, e che attuò il geniale pensiero, concepito lungo tempo prima della sua elevazione al papato, di collegare con la città bassa sul Tevere le alture dell’Esquilino, Viminale e Quirinale, con ciò ridonando nuova vita al territorio abbandonato dopo la devastazione fatta dalle schiere di Roberto il Guiscardo, ed anche nella seconda metà del secolo xvi seminato solo di case rarissime e isolate.“ Sortito da un ordine Mendicante come Sisto IV e Giulio II, Sisto V fu il terzo papa francescano che si accinse con quella maniera grandiosa, che gli era propria, all’abbellimento della città dei sette colli. A punto centrale della nuova Roma egli scelse la sua Chiesa prediletta, in cui voleva un dì riposare, S. Maria Maggiore. Essa doveva costituire il punto di partenza per le 1 Vedi Weisbacii, Stadtbaulcunst 82, il quale osserva inoltre: « L’invenzione sta al passaggio del rinascimento al barocco. Il barocco è il concetto, di far sembrare più grande la massa di un palazzo, lasciando per la disposizione prospettica, divergere le fronti del palazzo verso lo sfondo e non costruire un corpo in tutti i punti ugualmente distante dall’asse centrale, ma eseguire in base a questo, una simmetria ideale». Cfr. anche Michaelis nella Zeitsehr. j. bild. Kunst N. 8. II (1891) 190 s. 2 Cfr. la presente opera, voi. VIT, 572 s., IX, 824, Affresco della Biblioteca Vaticana, rappresentante la piazza del Campidoglio, presso Pastor, Sisto T -tav. 9. 3 Cfr. la presente opera, voi VII, 509 s. 4 Cfr. la presente opera, voi. IX, 824 s. 5 Cfr. la presente opera, voi. IX, 820. 6 Cfr. i lavori di Orbaan, Sixtine Home 180 s., basati sulle piante della città.