AGGIUNTA Con il permesso dell’Autore, aggiungo il resoconto di una nota pubblicata negli Atti della Beale accad. delle Scienze di Torino (voi. LXII, 1927, p. 481 s.) da A. Luzio e G. Sella, col titolo Sisto V e Carlo Emanuele I. (N. d. T.). È la spigolatura di 4 « rigonfi mazzi della corrispondenza romana dell’archivio di Stato di Torino ». I documenti che qui produce il Luzio sono brevi autografi del Papa al Duca, e relazioni degli inviati di Savoia alla corte di Soma. I più dei brevi erano noti al Pastor stesso e ne ha data una breve indicazione in questo volume (p. 224, n. 2, e p. 387, n. 1), in essi si parla dell’impresa di Saluzzo e di quella di Ginevra, cui si accingeva il Duca. Le relazioni degli inviati invece non furono usufruite nel presente volume. Le più non fanno che confermare quanto il Pastor stesso ha già affermato, intorno alle « umili origini » di Sisto V ed ai patimenti sofferti da lui nel pontificato di Gregorio XIII, nel qual tempo « essendo travagliatissimo pareva che ognuno cercasse di opprimerlo totalmente in modo che qualche volta di disperazione la notte levandosi quasi si scorrucciava con Dio, dicendogli che farai Signore, Contra folium quod vento rapitur ostendis potentiam tuam, et stipulam siccam persequeris, che non vi era neanco chi andasse a vederlo, nè chi li compatisse in modo che poteva dire Consolantem me quesivi et non inveni; pure che finalmente quanto erano maggiori le afflittioni, tanto più conosceva che quella era opera di Dio... onde si acquetava »... Onde diceva il papa all’inviato di Savoia che promoveva al cardinalato i suoi perchè « non poteva di meno di non mostrarsi grato et satisfare a quei che l’avevano servito nelle tribolazioni ». (pag. 51). In uno breve autografo del 16 agosto 1586 il papa raccomanda al Duca « di continuare nel pensiero di non voler fare cosa per suo particolare interesse, la quale possa alterare la quiete d’Italia... et conservarsi in buona intelligenza con tutti i Principi ». (p. 55). I numerosi dispacci riportati dal Luzio riguardano in gran parte la candidatura di Carlo Emanuele I a re di Francia, alla quale Sisto V, si mostrò molto favorevole come rilevasi dalle seguenti parole del dispaccio del 9 giugno: .....È tanta la gran bona volontà che (il Papa dimostrò) verso la persona di V. A. che mi fa credere che impiegase .tutto il suo potere per farlo Ee di Francia ogni volta che il Ee di Spagna vi inclinasse ..... L’inviato ne parlò con il papa anche alla vigilia stessa della sua morte: 1590 — 27 agosto. II corriere, che l’A. V. fece spedire per Napoli gionse qui li XX. stante bore XXIJ. et subito quasi passò a quella volta, et per esso ricevei una