124 Sisto V. 1585—1590 — Libro I - Capitolo 111. collettiva dell’inquisizione, dei malcontenti e degli avversari esterni vedeva la salvezza in una arrendevolezza momentanea. 1 Con lo stesso animo dell’accondiscendenza favorì egli Vasquez dopo la congregazione con un posto di rettore, 2 ma precisamente con il suo retrocedere di fronte alle difficoltà ribattè attivamente le vedute della congregazione provinciale : non un superiore comune per le provincie spagnuole, che prendesse soggiorno sul suolo di Spagna poteva rimediare all’irrompetente disordine. Piuttosto la salvezza dell’ordine stava al contrario nell’avere un generale al di fuori della Spagna, che appunto per questo non si trovava nel pericolo, di soggiacere all’influenza del gruppo spagnuolo, e di ridursi ad un istmmento dell’inquisizione. Aqua-viva rimproverò tosto al provinciale la sua timidezza 3 rimosse subito Vasquez ed i suoi compagni di pensiero 4 e dette alla provincia di Castiglia un nuovo superiore. 6 In Roma la congregazione dei procuratori respinse ambedue le richieste dell’ adunanza provinciale di Castiglia. 6 Il partito riformista che era fra i Gesuiti con questo si ritenne tutt’altro che battuto. Esso aveva guadagnato l’Inquisizione, esso attirò ora anche il re dalla sua parte. Nel giugno 1587 Porres, il vice provinciale di Toledo seppe che Filippo II aveva ottenuto da Roma un breve, che ingiungeva una visita dell’ordine a mezzo di un prelato ad esso estraneo. In realtà i malcontenti a mezzo di Quiroga e del confessore del re avevano fatto pervenire i loro memoriali al sovrano, che tanto si adoperava per la riforma degli ordini. 7 Poco a poco per questa via si riuscì ad insinuargli la persuasione, che nella direzione della Compagnia di Gesù non tutto fosse in ordine, e che la visita a mezzo di un inquisitore o di un vescovo sarebbe il mezzo più adatto di salvezza. Il 21 marzo 1587 Filippo II incaricò il suo inviato romano Olivares di influire in tal senso presso il papa. 8 Sisto V acconsentì al desiderio del re. Per un riguardo ai Gesuiti essi non erano menzionati espressamente nel breve, ma fu data in genere la facoltà di visitare nella Spagna tutti gli ordini. 9 Naturalmente la visita della Compagnia da parte di un estraneo, o addirittura per mezzo dell’inquisizione dovette essere ri- 1 Astkàin 428. 2 Ibid. 429. 3 Ibid. 430. 4 Ibid. 5 Ibid. 432 s. s Ibid. 431. 7 Ibid. 434 s. 9 Estratti della lettera ibid. 435 ; Revista de. España L (1876) 434 s. ; Hist. Zeitsclir. XXXIX (1878) 411 s. 9 Astraisi 436.