162 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo III. ritirar le bibbie già stampate. Come attesta l’introduzione alla posteriore edizione Clementina parlando ufficiamente, Sisto Y pensò bensì «di rimandare alla tipografia»1 il suo lavoro, e quindi di preparare una seconda edizione migliorata. Ma per ciò la prima edizione non doveva ancora venir condannata all’annullamento, essa poteva andar sempre nel mondo, solo Sisto non doveva rivestirla di quella pompa, che avrebbe a lei dato la formale e solenne pubblicazione della bolla. TI fedele cooperatore della bibbia sistina, Angelo Bocca espose la cosa proprio così. Anche secondo lui, il papa fu impedito dalla morte di poter compiere l’ideata edizione corretta, ma la prima edizione egli la fece ugualmente inviare quasi come prova, per sentire sul suo lavoro il giudizio del mondo colto.8 Da questa espressione risulta di nuovo che Sisto V. almeno non volle dare alla cristianità la prima edizione della bibbia, con una bolla solennemente proclamata ; ma sembra risultare inoltre, che il papa sino alla sua morte abbia tenuto fermo a lanciare pel mondo, il suo lavoro una volta condotto a termine. 3 La bolla sistina su la Volgata divise secondo la sua natura, la sorte della stessa bibbia sistina. Collo stamparla nel principio della nuova Volgata fu resa in certo modo pubblica ; ma 1’ appunto circa la pubblicazione, che si trova nell’ originale della bolla fu omesso, come prova evidente, che la sua pubblicazione solenne non aveva avuto luogo.4 Le disposizioni che conteneva la bolla su la stampa e la vendita della Volgata, potevano naturalmente imporre uno stretto obbligo qualora sopravvenisse la solenne promulgazione, ma anche così esse erano sempre un’espressione della volontà del papa, e come tali avevano il loro 1 « Animadvertens non pauca in s. Biblia praeli vitio irrepsisse, quae iterata diligentia indigere viderentur, totum opus sub incudem revocandum censuit atque decrevit ». La prefazione è scritta da Bellarminio (autobiografia presso Le Bachelet, Bellarmin avant som Gardinalat, Parigi 1911, 458). Ma come la Volgata clementina è una edizione ufficiale, così è la prefazione una manifestazione ufficiale, alla fine della quale, evidentemente dietro ordine ufficiale, vengono comunicati gli ordini della Santa Sede intorno alla nuova Volgata. Non è dunque ammissibile di considerare la prefazione come una manifestazione privata di Bellarminio. 2 Presso Le Bachelet, Bellarmin et la Bible Sixto-Clém. 97. Da Ver-cellone in poi è diventato usuale, di trattare questa notizia come assoluta-mente non degna di fede. Ella invece coincide troppo bene cogli avvenimenti storici per poterla scartare, e da quando si sono riconosciuti i caratteri di Rocca nell’unica copia, ci si penserà due volte, prima di sospettarla quale invenzione. 3 Più sotto p. 163. Ancor il 22 agosto 1590, Sisto accarezzava la speranza, di veder corretti i libri liturgici secondo il testo della sua bibbia, e concesse un relativo privilegio di stampa. Baumgarten nella Theol. Reime 1924, 121. 4 Kneller, loc. cit., 1924, 138.