Nomina di Aldobrandini a legato in Polonia. 401 sia con Madruzzo come con Reszka 1 ricevette le lettere credenziali, per trattare con tutti i partiti il ristabilimento della pace in Polonia. 2 II 27 maggio gli fu consegnata con le solennità di uso la croce di legato. 3 Brevi e lettere speciali del cardinale segretario di Stato resero noto il suo invio alle corti ed ai nunzi. Il papa rese consapevole il re di Spagna della nomina di Aldobrandini con una lettera autografa, nella quale faceva risaltare, che questi era adatto sotto ogni riguardo per la mediazione di pace, poiché era stato per molti anni uditore di Bota, e già era sopra i cinquanta anni, che si distingueva per giudizio ed esperienza, ed era una personalità pienamente imparziale.4 Ad Aldobrandini furon dati come compagni un numero di distinti personaggi fra gli altri ad. es. monsignor Bastono come datario, monsignor Lorenzo Bianchetti come uditore, monsignor Tolesani come abbreviatore ed Andrea de Grandi come prelato.5 Dopoché il cardinale legato il 30 maggio ebbe compiuto un pellegrinaggio alle Sette Chiese ed ebbe trascorso la sera presso il Cardinal Madruzzo, il giorno seguente fu accompagnato dal Sacro Collegio sino a Porta Angehca. Il 1° giugno egli iniziò il suo viaggio. Si recò prima a Loreto, dove donò al Santuario cinquecento scudi, quindi per Firenze, Bologna, Venezia, Padova, Verona ed il Brennero ad Innsbruck, dove giunse il 28 giugno e fu accolto dall’arciduca Ferdinando con gli onori dovuti al suo grado. 6 1 Vedi Schweizer II, lxxv. 2 Vedi la * Relazione di Gritti del 28 maggio 1588, Archivio di Stato in Venezia. Cfr. Hübner I, 461; Hassencamp 64. Intorno ai compiti secondari che Aldobrandini aveva da svolgere v. Schweizer II, cxliv s. Un lavoro speciale sulla legazione di Albobrandini, sta preparandosi dall’ex socio dell’istituto storico austriaco in Roma, Dr. Ranke. 3 Vedi Ada consist, presso Korzeniowski 132. 4 Vedi Schweizer II, lxxv s., 253; Mater 146, n. 3 (invece di Buna-padulius leggi Buccapadulius), L’*Originale del Breve al duca Vincenzo di Mantova, in data 1588 maggio 25, nell’ Archivio Gonzaga in Mantova. L’f Originale del Breve al doge, con la stessa data, nell’ Archivio di Stato in Venezia, Bolle. Ivi è detto: * Quod omnino prae-stari a Nobis posset in rebus Polonicis, de quibus semper fuimus anxii, in tanta voluntatum consiliorumque varietate certum habere nunquam potui-rnus. Nunc autem quoniam spes aliqua ostenditur, posse aliquid profici nostra auctoritate atque opera, mittimus eo legatum a latere dii. fil. Hippolytum s. Paneraiii presbyterum card. Aldobrandinum. 5 Vedi Voltolini-Mathaus 298. La partecipazione di Possevino fu rifiutata dal generale dei Gesuiti Aquaviva; v. Rostowski-Martinow, Litua-nicorum Soc. Iesu hist, libri X, Parisiis 1877, 155. Cfr. Rom. Quartalschr. XXIII, 182 s. 6 Vedi Voltolini-Mathaus 299 s.; Schweizer II, lxxv; Hirn, Erzherzog Ferdinand II passim. A questi studiosi, è sfuggito il * Diario del viaggio di Aldobrandini, contenuto nel Cod. N XXXIV, p. 220 ss. della Biblioteca V allicelliana in Roma, sebbene Rtkaszewskt nelle Relayce Nunc. Apost. II, 4 s., 20 s. ne abbia partecipato degli estratti in traduzione Pastor. Storio.i dei Papi. X. 26