360 Sisto Y. 1585-1590 — Libro I - Capitolo VI. protestanti. L’opposizione da parte dell’aristocrazia e delle città fu qua piuttosto passiva. Ma nell’Austria Superiore si venne a seri! torbidi dei contadini, che non derivavano solo dalle condizioni religiose. Il contegno di quella popolazione divenne così minaccioso che il governo retrocedette.1 A Puteo spetta il merito di avere aiutato l’azione restauratrice cattolica dell’eccellente vescovo di Passau, Urbano von Trennbach.2 Quali difficoltà incontrasse la restaurazione cattohca anche nel sud della Germania, lo sperimentò il duca Guglielmo di Baviera nei suoi sforzi per la fondazione di un collegio di Gesuiti a Rati-sbona. Egli dovette per questo combattere non solo con il magistrato protestante, ma anche con gli amministratori e con il capitolo cattedrale. Sisto V sostenne così energicamente il duca, che questi raggiunse il suo intento.3 In ciò gli prestò importanti servizi un discepolo del Germanico, il predicatore della cattedrale dottore Giacomo Miller. Sisto nominò l’ottimo sacerdote visitatore pontificio per tutta la diocesi di Ratisbona, compresi i monasteri esenti.1 Cade nel primo tempo della nunziatura di Visconti, successore di Puteo, la nomina fatta da Rodolfo II di Klesl a riformatore generale, un indizio importante che finalmente anche alla corte imperiale si riteneva per opportuna un’azione decisiva contro la propaganda protestante. Appartiene a questo tempo un memoriale di Klesl al luogotenente arciducale dell’Austria inferiore sulla maniera di svolgere un’ulteriore azione contro il protestantesimo a Vienna e nella campagna. Anche qui Klesl si dimostra la vera anima del lavoro di riforma nel cuore della monarchia degli Asburgo ; nel tempo successivo si è camminato secondo i progetti da lui escogitati con grande prudenza. 5 La posizione di Alfonso Visconti, che giungeva in Praga il 4 luglio 1589, parve che a principio si prospettasse difficoltosa, poiché alla corte imperiale fu veduto di mal occhio un cambiamento nella nunziatura. Sebbene per altri motivi le relazioni fra Rodolfo II e Sisto V, fossero state quasi sempre più o meno torbide pure l’assai preoccupante questione per il feudo di Novellara ebbe un esito fehce per l’accondiscenza del papa. Al contrario Visconti dovette sentixsi dire dai ministri imperiali, che il papa neh’inter- 1 Vedi Schweizer II, 262, 266 s., 269, 305, 405, 432, 461; Huber IV, 295 s. 2 Vedi Schweizer II, 8, 13. Intorno al vescovo Urbano di Trennbach, v. Schimidlin 191 s. 3 Vedi Duhr I, 206 s. Cfr. Reichenberger I, 332; Schweizer II, 157 s., 269 s. 1 Vedi Schweizer II, 346 s. 5 Vedi Bibl nell’Jahrbuch f. Landeskunde von Siederösterreich X. S. VIII (1909) 157 s.