404 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo VII. Il 29 marzo 1589 Cinzio Aldobranclini era giunto in Roma con la notizia della conclusione della pace. Due giorni più tardi il papa comunicò il risultato ai cardinali. Sebbene non sia permesso, così disse egli, in questo giorno di mestizia, (era il Venerdi Santo), di rallegrarsi per le liete notizie, è pure un giorno di pace e di riconciliazione fra il genere umano e il Padre Celeste. Per ciò egli non aveva trovato difficoltà di render consapevoli i cardinali del successo onde era stata coronata la mediazione di Aldobrandini. Vennero quindi lette la relazione del legato e il testo del trattato. 1 Dopo che il papa, il 5 e il 12 maggio ebbe ancora riferito su l’importante avvenimento,2 il cardinale Aldobrandini fece il 27 maggio il suo solenne ingresso in Roma. Alle porte della città lo rivevette il Collegio Cardinahzio; la follalo salutò con giubilo. Il giorno seguente ebbe egli udienza dal papa, che mostrò la più grande soddisfazione per il risultato riportato.3 ISTel concistoro del 30 maggio, che fu tenuto in Laterano ebbe luogo il solenne ricevimento di Aldobrandini. Questi riferì quindi minutamente su la sua missione in un concistoro tenuto il 5 giugno, nel quale esaltò la prudenza del papa e l’aiuto dei suoi compagni, ma su la sua propria azione si trattenne solo brevemente e con modestia. Sisto V fece a lui ed ai suoi compagni i più grandi elogi. Una festa religiosa fu rimandata per il momento, poiché tanto l’imperatore che Massimiliano non avevano ancor giurato il trattato. 4 Tale precauzione del resto era giustificata. Rodolfo II prestò il giuramento il 10 lugho, ma l’arciduca Massimiliano rifiutò di fare altrettanto non appena si sentì al sicuro in territorio austriaco. Solo l’8 maggio 1598 adempì il suo impegno per facihtare la conclusione di un’alleanza fra l’imperatore e la Polonia contro la Turchia. 6 Una tale alleanza contro i Turchi, dei due Stati confinanti, fu avuta in mira da Sisto V e dai suoi legati fin dalla conclusione del trattato di Beuthen. Ma oltre ciò gli sforzi dello zelante pontefice furono rivolti tosto a promuovere la riforma cattohca in Polonia.6 1 Vedi Acta consist. 863. Hübner I, 465 s. 2 Vedi Acta consist. 865; cfr. Korzeniowski 133. 3 Vedi * Avviso del 31 maggio 1589, Urb. 1057, p. 318, Biblioteca V aticana. 4 Vedi gli Acta consist. presso Korzeniowski 133 s. ; Maffeji IIist. 34; Orbaan, Documenti 425 s. 6 Cfr. Hirn nelle Mitteil, des österr. Instit. 4. supplemento, p. 248 s. e: Erzherzog Maximilian der Deutschmeister I, Innsbruck 1915, 28 s. 6 II 19 agosto 1589 fu inviato l’ordine ad Annibaie di Capua, di tenere un sinodo provinciale e di riformare la disciplina dei monasteri; v. Theiner, Mon. Pol. Ili, 109 s. Nel sinodo provinciale in Petrikau fu deciso fra l’altro, cbe in avvenire doveva essere eletto come re di Polonia, solo uno cbe fosse vere catholicus ecc. Sisto V confermò le decisioni del sinodo; v. Bull. IX, 140 s. (in data 1589 sine die, ma non da trasportarsi nel gennaio, come Hassencamp [66] suppone, ma piuttosto a la fine dell’anno).