L’Inquisizione. 145 sentenze di morte, delle quali due per delitti, che con l’eresia non avevano nulla che fare. Dopoché nel febbraio 1586 fu giustiziato un carmelitano per le sue dottrine eterodosse, 1 il due agosto 1587 ebbe luogo un Autodafé avanti alla Minerva. 2 L’affluenza del popolo a questo spettacolo fu particolarmente grande, poiché da cinque anni non era più avvenuto. 3 Dodici degli accusati abiurarono i loro errori, e ricevettero pene meno severe ; quattro furono condannati a morte : il portoghese Gaspare Eliseo e un prete di Montecchio per eresie, un prete di Aquila per la violazione del segreto sacramentale e la celebrazione di Messe senza la consacrazione ; un francescano, poiché con bolle falsificate, si era spacciato quale patriarca di Gerusalemme. Tre dei sumentovati morirono pentiti. Inoltre fu pronunciata la sentenza di morte contro il genovese Orazio Pallavicini, che si trovava in Inghilterra, per aver favorito l’eresia. Il francescano Cristoforo Cheffontaines, che difendeva una sentenza pericolosa sul momento della transustansazione nella Santa Messa, dai Paesi Bassi fu portato a Boma ; ma, avuto riguardo ai suoi grandi meriti precedenti, trovò un mite trattamento.4 Altre volte pure 1 * Quel frate Carmelitano, che dal S. Officio fu mandato a Torre di Nona per abbruggiarlo l’altro giorno in Ponte per errori degni di secretezza, fu per manco scandalo strangolato in prigione et portato alla fossa a mezzanotte d’ordine del Papa. Avviso dell’8 febbraio 1586, Urb. 1054, Biblio -teca Vaticana. 2 Cfr. per ciò che segue le * Relazioni di Malegnani del 1° e 5 agosto 1587, Archivio Gonzaga in Mantova, la* Lettera di G. Gritt i del 1° agosto 1587, Archivio di Stato in Venezia, il* Dia -riunì Alaleonis, Biblioteca Vaticana e 1’* Avviso del 5 agosto 1587. Secondo 1’ * Avviso dell’8 agosto l’esecuzione dei quattro condannati a morte ebbe luogo il 5 agosto. Urb. 1055, Biblioteca Vaticana . A questo corrisponde una annotazione del * Diario delle giustizie fatte in Rom a di persone eretiche e religiose, che dice: A dì 5 agosto 1587 Gasparo Runchi, che morì impenitente e rilassato, D. Pomponio Rustici eretico e infedele, D. Antonio Nuntio eretico pernicioso, fra Giovanni Bellinello negromante (cfr. su questo la dissertazione di Bertolotti intorno alle Streghe, nel sec. XVI in Roma nella Riv. Europ. A. XIV, Firenze 1883, XXXII, 634 s. e Rodoca-nachi, La Réjorme en Italie II, Parigi 1921, 418.s.) et idolatro furono in Campo di Fiore appiccati e poi bragiati. Morirono li 3 ultimi con buoni senti -menti. Archivio segreto pontificio III, 8 p. 365. Cfr. ibid. le * Annotazioni in un volume senza segnatura, proveniente dall’Archivio della Dataria « Index anni, mensis et diei expedit. causarum in S. Officio per card, generai. Inquisit. », principiato il 13 maggio 1587, « in qua die deputatus assessor ego lulius Caesar Salicetus ». Intorno all’esecuzione in Bologna, ordinate dal-l’Inquisizione negli anni 1587 e 1588 v. Battistella 106 s. I giustiziati in Bologna nell’ottobre 1588 vengono qualificati come «luterani e sodomiti». 3 Vedi Gualterius * Ephemerides, Bibloteca Vittorio Emanuele in Roma. 4 Cfr. Ehses-Meister, Nuntiaturberichte I, lxviii. La notizia di DOl-lingeu-Reuscii (Bellarmins Sclbstbiogr. 235), che B. Bartoccio sia stato giustiziato sotto Sisto V è errata. Cfr. intorno Bartoccio la presente opera. Volume Vili, 217 s. Pastor, Storia dei Papi, X. 10