Politica finanziaria. 89 di tesoriere della Dataria monsignor Rosticci dovette pagare 50,000 scudi. I notariati di Fermo, dell’Umbria, di Fano, di Orvieto, di Terni e di Narni, come pure 21 posto di referendario procacciarono 42.000 scudi.1 È stato fatto giustamente notare, che il costume di vendere gli uffici, allora vigente pure nella maggiore parte degli altri stati, non fu affatto introdotto nello Stato pontificio per la prima volta da Sisto V.2 D’averlo quindi mantenuto non può in alcun modo essergliene fatto un rimprovero, sì però d’averlo molto esteso, particolarmente anche ad uffici che toccavano l’Amminis trazio ne ecclesiastica. Quale estensione prendessero gli Ufflri vacabili, lo dimostra uno specchio fatto prima del dicembre 1586, nel quale ne viene dichiarato anche il prezzo di vendita e il valore d’allora, sommando in tutto, 3.596.225 scudi d’oro. La lunga lista incomincia con i grandi impieghi, quelli del camerlengato e del tesoriere : si vede, che anche per altri uffici venivan versate somme molto alte, ad es. per il posto di uditore di Camera 54.000 scudi d’oro, per quelli di chierico di camera, ognuno 36.000. Somme minori dovevano venir sborsate per i posti di rendita vitalizia, uniti ad obblighi di poca importanza, come quelli di abbreviatori, camerari e scrittori, come piu’e per i cavalierati : questi ultimi, fondati da Leone X, con i quattrocentouno cavalieri di S. Pietro, giungevano già ora a 1483 ;3 Sisto V aveva aggiunto altri 60 ai 240 cavalieri di Loreto.1 Come la vendita degli uffici, così la creazione del debito pubblico con l’aumento e riforma dei Monti presentava ugualmente lati molto preoccupanti. Sisto Y anche in questo non battè una nuova via, ma elaborò i metodi esistenti con ordine e con grande accortezza. I prestiti di Stato della Santa Sede, detti « Monti >> portavano anche denominazioni differenti, sia dal papa, che li aveva fondati, sia dall’uso che doveva esser fatto del denaro raccolto, sia dalle fonti a cui riferivansi gli interessi. Si distinguevano Monti vacabili e non vacabili. Come gli uffizi vacabili si estingue- di Kanke (I8, 304) riguardo gli impieghi acquistabili nel Saggiatore II, 4, 112. Intorno al conflitto di Sisto V coi Romani, i quali gli rimproveravano ch’egli volesse fare vendibili gli impieghi, v. Rodocanachi, Institutions 315 s. 1 Vedi * Entrate e spese sotto Clemente Vili, loc. cit. 2 Brosch I, 279. 3 Coppi, Finanze 8. La data si lascia precisare dal fatto, che Giustiniani il quale divenne cardinale il 17 dicembre, è tutt’ora tesoriere. Cfr. anche 1 * Avviso del 25 gennaio 1586, TJrb. 1054, p. 36b, Biblioteca Vaticana. 4 Vedi Bull. IX, 324 s. Cfr. A età consist. 846 ; * Avviso del 1 ottobre 1586, Urb. 1054, p. 436, Biblioteca Vaticana; »Relazione di Malegnani del 10 ottobre 1586, Archivio Gonzaga in Mantova.