142 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo III. Una vasta agitazione fu la conseguenza di questi passi. Più che 100 sacerdoti in Malines e Bruxelles dichiararono la dottrina dei Gesuiti come Pelagiana; nelle strade di Lovanio si venne a zuffa fra gli studenti seguaci delle diverse correnti, nel popolo si diceva, che i Gesuiti avevano apostatato dalla Chiesa.1 La facoltà di Douai si unì alla censura di Lovanio, mentre l’università di Parigi, perchè era concorde su la dottrina della grazia dei Gesuiti, si ricusò di fare altrettanto.-1 Fra i vescovi fiamminghi, l’arcivescovo di Malines e i vescovi di Roermond e di Ypres, almeno in principio contrarii a Lessio 3 poco alla volta cambiarono le loro opinioni ; ciò perchè il vescovo di Middelburg, Giovanni Strien, discepolo egli pure dell’università di Lovanio, e preside di quel regio collegio, con energia prese le parti dei gesuiti e con eloquenti lettere ai vescovi richiamò l’attenzione sul fatto, che gli avversari di Lessio erano tutti discepoli di Baio, e che nei Gesuiti essi avrebbero condannato la dottrina dell’antica università di Lovanio e dei suoi più celebri rappresentanti. 4 II decano di Courtrai, che aveva ricevuto la sua formazione teologica all’università di Lovanio, dichiarò ugualmente, che 36 anni indietro si era ivi insegnato ben diversamente su la grazia, da quello che avvenne dopo Baio ed Hessel. Anche il vescovo di Anversa e il vescovo eletto di Tournai si pronunciarono a favore dei Gesuiti di Lovanio. 5 Costoro poi nel frattempo non erano restati affatto inerti. Attesero dai teologi romani del loro ordine l’approvazione delle proposizioni incriminate : particolarmente Bellarminio sostenne la causa di Lessio in uno scritto polemico. 8 Lo stesso Lessio espose ugualmente in un breve scritto la dottrina dei suoi confratelli e quella opposta dei professori di Lovanio ottenendo l’approvazione delle facoltà teologiche di Treviri, di Magonza e di Ingolstadt. 7 La lotta aveva durato circa un anno, allorché vi intervenne il nunzio Frangipani. Quei di Lovanio, così egli comunicò a Roma, si sforzano di ottenere l’approvazione dei vesovi fiamminghi, e bramerebbero una decisione della cosa per parte dell’arcivescovo 1 SCHNEEMANN 127. 3 Ibid. 126, s. 131. 3 Ibid. 127. Giovanni Hauchinus, arcivescovo di Malines a Sisto V il 15 dicembre 1588, presso Ehses, Frangipani. II, 207. Petrus Simonius d’Ipres aveva sottoscritto la censura di Lovanio (ibid. 166 e la sua lettera del 10 maggio 1588 presso Liv. de Mayer I, 16). Guglielmo Lindano von Roermond sembra che si sia in principio espresso aspramente contro i Gesuiti IEhses loc. cit. 207, n. 2). 4 SCHNEEMANN, 128 S. * Ibid. 128. * Stampato presso Xavjer-Marie le Bachelet S. I., Auciarium, Bellar* minia/min, Parigi 1913, 94-100; Liv. de Meter I, 780-784. 7 Sciineemann, 129.