Altre promozioni di cardinali (die. 1588). 177 astenuto di fare quello, che gli sembrasse necessario. 1 In realtà il 14 dicembre 1588 ebbe luogo la nomina di due nuovi cardinali : essa ricongiungevasi manifestamente con le relazioni con Firenze. Il 19 ottobre 1587 era morto il granduca Francesco di Toscana, succedendogli il suo fratello, il cardinale Ferdinando. Il papa era deciso continuare a coltivare le relazioni amichevoli con il governo di Firenze, sin’ora esistenti.2 Sebbene lo toccasse vivamente, che Ferdinando volesse rinunziare la porpora, pure vi dette il suo consenso ; in un concistoro del 28 ottobre 1588 egli dichiarò, che accettava la rinunzia di Ferdinando al cardinalato. 3 II 14 dicembre il confidente di Ferdinando, Francesco Maria del Monte, che da lungo tempo nell’interesse dei fiorentini, svolgeva la sua azione in Roma, riceveva la porpora. ' Un intermediario fra Roma e Firenze parve tanto più necessario in quanto fra il violento carattere di Ferdinando e di Sisto V non mancavano dissensi,6 la cui rimozione era tanto più desiderabile in quanto i due principi dovevano contare l’uno sull’ altro per comuni interessi. Ed anche per tener conto degli interessi della Chiesa, aggiunse il papa a Francesco Maria del Monte il milanese Agostino Cusani, che proveniva dalla cerchia del Borromeo, e viveva in Roma come compagno dei più giovani discepoli dell’arcivescovo di Milano e come amico di Filippo Neri. 8 fò caratteristico per il sentimento del Sacro Collegio, che anche 1 Un * Avviso del 21 novembre 1588 riferisce, che si credeva che a Natale verrebbero creati tre nuovi cardinali ; si scommetteva per il candidato di Toscana con 90, per Cusani con 60, per il tesoriere Popoli con 40 %. Quando il Papa vide giovedì la lista delle scommesse, che si fa portare ogni sera per spasso et che trovò il No a cinque, disse : o povero No a che sei condotto..., et sogiunse il mondo osserva sopra ciò le nostre parole, ma noi faremo quello ohe ci illuminerà il Spirito Santo ». Biblioteca Vaticana. 2 Vedi Hübner II, 98 s. (edizione tedesca). Intorno alle relazioni di Ferdinando con Sisto V v. Reumont, Toskana I, 380. 3 Relativamente a questo vedi i * Documenti nel Cod. Barb. lat. 2814, pp. 415'i-421, Biblioteca Vaticana. La* lettera di Ferdinando a Sisto V del 22 ¿dicembre 1588 (X Cai. Decemb.) anche nel God. Celsius 54 della Biblioteca in Upsala. L’osservazione di Guido Sommi Picenardi, che la rinunzia sia avvenuta solo nel 1589 (Arch. slor. ital., 5a serie, XLVII, 106), è errata. 4 Vedi Acta consisf. presso Gulik-Eubel III, 58, intorno a Monte e Cusani le indicazioni presso Ciaconius IV, 192 s. Cfr. Cardella V, 299 s. 5 Cfr. Hübner II, 305 s. La dispensa necessaria per il matrimonio di Ferdinando, che aveva gli ordini minori, fu concessa dal papa senza indugio ma in modo scortese, perchè, come Hübner (loc. cit.), osserva giustamente, il fatto che un ex-principe della Chiesa contraesse un matrimonio, gli era ripugnante. L’indignazione del papa era giustificata dal fatto, che Ferdinando portava ancora la porpora, quando a Firenze erano già iniziati i preparativi per l’ingresso della sua sposa. 6 Vedi Herre 395. Pastor, Storia dei Papi, X. 12