68 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo II. gli altri banditi ricomparve anche Piccolomini1 la cui protezione da parte del duca Alfonso II di Ferrara, aveva molto irritato il papa poco prima che egli venisse a morte.2 Sentimenti e carattere del popolo, condizioni territoriali e sociali hanno fatto ancora per secoli dell'Italia centrale ed inferiore la terra classica del brigantaggio, che neanche la stessa estrema severità delle autorità napoleoniche riuscì ad estirpare radicalmente.3 Quindi non può esser fatto con ragione un rimprovero a Sisto V se neppure egli è potuto riuscirvi. Per ciò che riguarda l’uso dei più severi provvedimenti contro i banditi, essi erano intieramente giustificati, in quanto si trattava dei peggiori e più pericolosi ladri ed assassini, contro cui il lottare con tutti i mezzi possibili, era un bisogno della propria conservazione. Le loro bande, che negli ultimi tempi di Gregorio XIII, eran diventate un vero esercito (si reputava il loro numero complessivo un 20000) mettevano quasi in pericolo l’esistenza dello stato.4 La loro unione con i Turchi o con gli Ugonotti avrebbe di necessità portato su l’Italia una catastrofe di incalcolabile conseguenza.61 contemporanei approvano quindi quasi concordi, la ferrea energia del papa, e lo lodano come restauratore della pubblica quiete, non solo nello Stato Pontifìcio, ma, indirettamente, in tutta l’Italia. Chi lo accusa di troppa severità, dice Gualterio, non sa, che bisogna amputare le membra guaste, e che un popolo va in rovina, se non si applica la giustizia. Anche il punire con severità piccole mancanze è commendevole per incuter timore. Mentre prima venivano uccisi degli innocenti, ora questa sorte tocca ai colpevoli ; mentre prima dominava il furto e l’assassinio, cosicché lo Stato Pontificio era in cattiva fama, adesso gode la sicurezza e la pace. Secondo Gualterio, Sisto V stesso si è spesso altri 400 da Monterotondo si uniscono a loro ; presso Tre Fontane 60 banditi da Velletri ; pp. 385, 387. * Avviso del 28 luglio. Ritirata dei banditi verso Tolfa e Fiano ; dappertutto grande spavento ; i banditi hanno tre insegne (bianca, turchina e rossa) et anco un tamburo, stemma del Piccolomini ; p. 397 * Avviso del 4 agosto : Il papa inviò 600 soldati contro i banditi, che si contenevano sempre peggio, p. 407, 11 agosto: 300 banditi sette miglia da Roma fuori porta S. Sebastiano ; p. 417, 18 agosto : banditi presso ponte Salara, un mezzo miglio da porta Pinciana, e alle Tre Fontane ; p. 429, 25 agosto. Numerosi banditi, che però non misero le mani che su le merci. Biblioteca Vaticana. 1 Cfr. Badoer presso Mutinelli I, 189 s. ; Tomassetti, Campagna I, 282 s. ; Vernacci, Storia di Fossombrone II, Foss. 1914, 368 s. 2 Cfr. Ricci, Silingardi I, 22. 3 Cfr. Hergenrother, Kirchenstaat 110 s. 4 Vedi HObner I, 310. Cfr. il parere di Funic nel Freiburger Kirchen-lexikon XI2 382. Vedi inoltre Cicconi 9 s. 5 Cfr. Balzani, Sisto V 28.