Opera riformatrice del nunzio di Svizzera, Santoni- 375 naie Altemps dimorava lungi dalla sua diocesi. Santoni convenne con lo statista di Lucerna, che occorreva portarvi un rimedio. Egli giudicava, che ciò potesse avvenire meglio di tutto, col fare che il cardinale Altemps nominasse in ciaschedun Cantone cattolico della Svizzera un proprio vicario con le necessarie giurisdizioni, per poter intervenire efficacemente in tutti gli inconvenienti nel campo ecclesiastico. Per Costanza Santoni vide la salvezza nell’erezione di un seminario e nell’istituzione di un convento di Cappuccini, i quali dessero un valido esempio di povertà sacerdotale. 1 II cardinale Altemps, geloso dei suoi diritti, fece di tutto per ostacolare gli ordinamenti progettati intorno alle questioni religiose: Sisto V credette di dover avere il dovuto riguardo al cardinale la cui salute malferma rendeva molto probabile fra breve una nuova provisione della diocesi di Costanza. Si restò quindi fermi agli incarichi dati in principio a Santoni, di opporsi agli inconvenienti con la sua propria attività riformatrice. Il nunzio si dedicò a tale compito con altrettanto zelo che successo. 2 Del resto furono fin da allora allacciate trattative, che nel 1589 portarono alla nomina del cardinale Andrea di Austria a vescovo di Costanza in luogo di Altemps, con la qual cosa si potè quindi iniziare l’opera riformatrice. 3 Santoni l’aveva zelante-mente preparata. Egli visitò parrocchie, riformò dei conventi ed emanò un numero di salutevoh disposizioni per il mighoramento del clero secolare. La volenterosa abnegazione del nunzio nella Cura pastorale per tutti i ceti del popolo, la sua insistente raccomandazione del celibato presso il clero, e della clausura nei conventi, come pure le sue disposizioni efficaci per la formazione di un buon clero sono giustamente lodati. 4 Oltre i Gesuiti egli favorì in particolar modo i Cappuccini. Colma di risultati fu la loro introduzione particolarmente nella regione di Appenzell (1587) dove Padre Lodovico, un convertito dell’antica prosopia sassone dei Signori di Einsiedel, che aveva ricevuto una profonda cultura teologica presso i Gesuiti a Lucerna5 con la sua ardente eloquenza ottenne risultati straordinari. Mentre nella Pasqua del 1587 si erano confessati e comunicati solo dai 40 ai 50 uomini, nel Natale erano già oltre 300, anche alcuni che avevano apostatato ritornarono aha fede cattolica.0 Padre 1 Vedi le relazioni di Santoni del 20 dicembre 1586 e del 16 gennaio 1587 presso Ehses-Meister I, 235 s. 2 Vedi Ehses-Meister I, lxviii s., 236 s., 238. 3 Hirn II 395 s.; Schmidlin 361s.; Mater I, 91s. 4 Vedi Eiises-Meister I, lxix, Mater I, 297 s.; II 99, 236. 5 Vedi Chronica prov. Tlelv. ord. Capuc. 20 s. 50 s. Cfr. Ritter, Die Teilung des Landes Appenzell, Trogen 1897, Append. II s. Scheiwiler nella Zritsch r. f. Schweiz. Kirchengesch. X, 241 s. 6 Vedi Mayer II, 223. L’attenzione di Santoni fu anche attirata dalle sedizioni nella città Mülhausen, conosciute sotto il nome di «Finningerhandel ». La circostanza, che quell’opposizione cercava il suo appoggio nei luoghi