Attestati di favore alla patria. 85 canonici.1 Ebbe favori ancora maggiori Loreto che a Sisto V era specialmente cara per il santuario della Vergine. Nella Chiesa che racchiude la Santa Casa il papa fece decorare la cappella del Sacramento con stucchi e pitture ;2 inoltre fu compiuta la facciata incominciata da Gregorio XIII3 ed eseguiti i pregevoli ingressi laterali.4 Loreto deve a Sisto V l’ingrandimento ed una nuova fortificazione,5 come pure la bella Porta Romana. 0 II papa pose uguale premura nel migliorare le condizioni di salute della città7 come nel soccorrere ai bisogni materiali con la fondazione di un Monte di Pietà.8 Una delle ultime bolle del papa concedeva alla città di Loreto una serie di privilegi.* Grati gli abitanti gli eressero su le scale della cattedrale una statua in bronzo, eseguita da Antonio Bernardino Calcagni di Recanati10 un’opera distinta, piena di fine caratteristica. In Loreto come nella più parte delle città delle Marche, anche iscrizioni marmoree ricordarono ai posteri i benefici di questo papa.11 I Cfr. la * Vita Sixti V ips. manu emend., Archivio segreto pontificio (v. Appendice n. 89) e gli * Avvisi del 13 maggio e 17 ottobre 1587 e del 10 giugno 1589, TJrb. 1055, e 1057, Biblioteca Vaticana. Il duomo fu costruito da un discepolo di Fontana, Domenico Rai-naldi (v. Gurlit, Barockstil 377). Fontana stesso racconta (Fontana I, 5), che egli abbozzò il piano d’ingrandimento di Montalto e di Loreto. Il duomo di Montalto conserva ancora oggi come tesoro più prezioso, il celebre reliquiario donato da Sisto V per il quale furono adoperati oggetti preziosi del tempo del cardinale P. Barbo, amatore d’arte, più tardi Paolo II. Intorno al Reliquiario di Montalto cfr. gli articoli di C. Astolfi e Grigioni in Arte e storia 1909-10. Vedi pure Okbaan, Avvisi 289; Pistolesi, Sisto V 16 s., 83 s., 91 ss., 100 ss. Intorno ad un dono del papa, di medaglie d’oro e d’argento, coniate espressamente per Montalto nell’anno 1588, v. Pistolesi in Arte e storia XXX (1911) 117 s. ; Lo stesso Altodunensia, Montalto 1920, 17 s., 34 s. Cfr. Boll. ital. d. numismat. XIII (1915). La chiesa di Grottammare possiede il calice del quale secondo un’iscrizione, si era servito Sisto V quando era vescovo di Sant’Agata ; v. Picenum X (1913) 168 (con illustrazione). Ibidem 271 pianta del recinto della città. a Vedi Beissel, Das hi. Haus zu Loreto, Friburgo 1891, 21. Cfr. Bonanni I, 384 ; A. Colasanti, Loreto, Bergamo 1910, 62 ss. ; Franc. Dal Monte Casoni, Nel IV Centenario della nascita di Sisto V. Una pagina della sua vita (Memorie documentate di storia Recanatese e Loretana), Loreto 192], 3 La sommità è ornata dello stemma di Sisto V coll’iscrizione : Sixto V P.M., A. Ili, 1587. 4 Sopra gli ingressi laterali si legge : Sixtus V. 6 Vedi Fontana I, 90. Cfr. 1’* Avviso del 21 ottobre 1587, Uri). 1055, p. 397, Biblioteca Vaticana. 6 Cfr. Guida di Loreto, Siena 1895, 32 ; Fr. Dal Monte Casoni, Il santuario di Loreto e le sue difese militari, Recanati 1919, 88. 7 Cfr. il * Breve al Card. Perusinus, protect. Lauret., del 20 aprile 1589, Arni. 44, t. 29, p. 119. Archivio segreto pontificio. 8 ‘Ad sublevandam pauperum inopiam’, dice l’ifterizione del 1590. 9 Bull. IX, 230 s. 10 Cfr. sopra p. 39 nota. II Vedi Ciaconius IV, 127 s.