Gregorio XIV si pone dalla parte dei collegati. 545 bando i pellegrini elie di la passavano.1 Fu necessario inviar contro di loro delle truppe, che riportarono qualche successo.2 Nel luglio Sforza distruggeva i banditi nella Romagna.3 Roma pure restò ora sollevata; solo durante la malattia mortale del papa nell’ottobre il vecchio male si presentò nuovamente.4 3. La questione più importante che Gregorio XIV avesse da risolvere nel campo della politica estera era il prendere la sua posizione circa i torbidi della Francia. Ricordando la sterilità dell’intervento diplomatico di Sisto V, insistevano quelli della lega presso il nuovo papa nell’interesse della conservazione della religione cattolica, per un cambiamento della precedente politica della Santa Sede. Essi potevano richiamare in mente, che eran decorsi appunto già quindici mesi, senza che Enrico di Navarra avesse adempiuto alla sua promessa di far ritorno alla Chiesa, e che non ostante tale contegno, molti cattolici, e fra questi alti dignitari ■della Chiesa, restavano sempre dalla sua parte, dal che ne derivavano in Francia i più gravi pericoli per la religione cattolica. Rimostranze di tal genere manifestate anche a mezzo di fogli volanti, 5 in un papa cosoienzioso come Gregorio XIV dovevano fare profonda impressione. Si aggiunge inoltre, che egli aveva ritenuto sempre Flhppo II per il difensore nato e provato dalla causa •cattolica.6 Poiché Gregorio XIV in tutte le cose era solito di procedere con molta prudenza e lentezza 7 passò più di un mese, 1 Vedi la vivace descrizione nell’ * Oratio Caelii Spetii, p. 46 s., Biblioteca Vaticana, indicata sopra p. 542 n. 4. 2 Vedi la * Relazione del Dr. Tirante Bongiovanni a Rodolfo II del 18 maggio 1591, Archivio di Stato in Vienna. Cfr. * Avviso del 29 maggio 1591, Urb. 1059, II, 285, Biblioteca Vaticana. 3 Vedi * Avviso del 13 luglio 1591, ibid. 370 e la Relatione citata a p. 544 il. 6, 4 Vedi gli * Avvisi del 6 e 12 ottobre 1591, Urb. 1059, II, 5431’, 549, Biblioteca Vaticana. 6 Vedi L’Epinois 445, 464, 660. 6 Qui si appartiene Fr. Ant. Gar epistola ad reo. episcop. Cassanae D. An-doenum Ludovicum Anglum intercepta et impressa, in qua Galliae regni praesens status et miseriae recensentur, apparsa in stampa nel 1591. E la lettera d’un religioso cattolico, in data Parisiis XIV Cai. nov. 1590, il quale si rivolge risentitamente contro i Pseudocattolici in Gallia. Hi politici, dice egli, labiis fldem catholicam honorant, cor autem eorum omnino est cum haereticis. 7 * Huc usque S. Stas nihil de iis quae ad authoritatem et officium pontifìcis «poctant, disposuit neque enim vacantes episcopatus contulit neque, uti moris «st, officiales mutavit; adeo sensate et mature incedit, ut de tarditate ipsius in expendiendis negotiis conqueratur... De rebus vero Gallicis tractandis nec verbum usque modo factum est. Sporeno il 29 dicembre 1590, Archivio dipartimentale in Innsbruck. Pastor, Storia dei Papi, X. 35