66 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo II. 1587 che non solo nei dintorni immediati di Roma, ma pure a Velie tri e Corneto facevan comparsa di nuovo bande di briganti, che commettevano furti ed assassini, danneggiavano gli acquedotti, e quasi si ridevano dei provvedimenti del governo.1 Il 10 marzo 1587 Sisto V, la coi pazienza era stata posta ad una dura prova dal granduca Francesco di Toscana, diresse a lui una lettera autografa in cui è detto : « Se io ho riposto la mia speranza su di un mortale, è proprio su Vostra Altezza, ed ora voi sopportate che Lamberto Malatesta, uno scomunicato dalla Chiesa, dimori nei Vostri Stati, con grave danno dei miei sudditi. Voi lo vedete e tacete, e io, per non mancare al riguardo dovuto a voi, debbo sopportarlo a mia propria vergogna, e son deriso da ognuno. Io ho permesso a Vostra Altezza, di inseguire i banditi nel territorio della Chiesa. Io domando da Vostra Altezza la stessa facoltà. To vi prego di una risposta e spero che Vostra Altezza non permetterà che quest’uomo prosegua a rinforzare le sue bande, e che noi siamo l’oggetto della pubblica derisione».2 Il papa annetteva tanto maggiore importanza-, a che Malatesta cadesse vivo nelle sue mani, in quanto lettere intercettate ed altre circostanze facevano supporre un’intesa di questo bandito con gli Ugonotti.8 Poiché tutte le rimostranze di Sisto V con il Granduca restarono inefficaci, sorse il pericolo di una prossima rottura fra Roma e Firenze.4 Le espressioni del papa diventarono ognora più minacciose ; esse ottennero finalmente il risultato, che il granduca cedesse: fece arrestare Malatesta e ammanettato lo fece portare a Roma. Quando vi giunse il 26 giugno 1587 5 parecchi presero la fuga, prova questa, quanto lungi si fossero diramati i rapporti segreti di questo capo dei banditi. Gli fu fatto subito il processo, che finì con la sua condanna a morte. Per riguardo alla distinta famiglia Malatesta, si fu paghi della semplice decapitazione. Il 13 agosto 1587 i romani videro il cadavere di questo uomo tanto temuto esposto a capo di ponte S. Angelo.6 1 Vedi oltre gli * Avvisi del 4, 7 ed 11 marzo 15871 ( Urb. 1055, p. 75l> 81, 87, Biblioteca Vaticana) le * Relazioni di Malegnani dell’11 marzo, 22 e 25 aprile 1587, Archivio Gonzaga in Mantova. Un * Bando contro banditi, complici et fautori et ordini per la lor destruttione, dat. 1587 marzo 1. negli Editti V, 57, p. 59, Archivio segreto pontificio. 2 Vedi Hübner I, 305 s. 3 Vedi ibidem 307 s. 4 Cfr. la * Relazione di Malegnani del 18 marzo 1587, Archivio Gon- zaga in Mantova, e la* Relazione di Sporeno del 25 aprile 1587, Archivio dipartimentale in Innsbruck. 6 Vedi la * Relazione di Malegnani e la * Comunicazione di Sporeno, ambedue del 27 giugno 1587, loc. cit. 6 Vedi 1’* Avviso del 15 agosto 1587, Urb. 1055, p. 316, Biblioteca Vaticana, e la * Relazione di Malegnani, sotto la stessa data, Archivio Gonzaga in Mantova. Cfr. Hübner I, 308.