Progresso dell’ industria. 81 Già fino dal primo anno del suo pontificato ci viene comunicato quanto questo energico ed intraprendente papa si interessasse dell’industria della lana e della seta, per procurare ai poveri modo di lavorare e guadagnare.1 Di fatto due industriali della lana, Alessandro Capacefalo e Fenicio Alfano ricevettero alla fine del 1585 il monopolio della tintura della lana e un anticipo di 12.000 scudi per sostenere le spese per gli impianti necessari. Al cardinale Santa Croce fu data l’alta sorveglianza di questa impresa.2 Ancora più interessante è il tentativo di Sisto Y per dare un maggiore sviluppo all’industria della seta, che sotto Pio V fu introdotta in Roma dal fiorentino Donato Baldesi.3 Sisto V, che rammentava bene, come avesse prosperato nel tempo antico l’industria della seta nelle Marche, dette per un certo tempo, ad un toscano, oriundo di Pienza, che aveva ottenuta la cittadinanza romana, di nome Pietro Valentini,4 il privilegio di piantare i gelsi. È caratteristico per il papa come sovrano, in quale vasta fcfr. Appendice n. 20t>] e del 4 febbraio 1587, Urb. 1055, pp. 18, 2(5*1, 39, loc. cit.). La bolla su l’hospitale ad pontum Sixti nel Bull. Vili 847 (cfr. Acta consist. 859). Intorno detta esecuzione e la provisione delle entrate v. * Avviso del 4 aprile 1587, Urb. 1055, p. 115 (cfr. 125), loc. cit.; la * Relazione di Malegnani del 13 maggio 1587, Archivio Gonzaga in Mantova; * Sixti V confirmatio et applicatio introituum et concessio facult. hospitali pauperum mendic., d. Vili Id. sept. 1588, negli Editti F 9 p. 209 s., Archivio segreto pontificio. Siccome i mendicanti accorsero a migliaia, parte di loro dovette essere rimandata con elemosine (v. Avviso del 13 giugno 1587 presso Orbaan 287). Dopo ciò fu ingrandito l’ospedale dei poveri. (V. * Avviso del 16 gennaio 1588, Urb. 1056, p. 18, Biblioteca Vaticana), Un nuovo * Editto per i poveri mendicanti uscì il 19 gennaio 1588 (Editti, loc. cit., 291 s.), un secondo il 6 settembre 1588 (Bull. IX, 33 s.). Ancora nel 1590 numerosi mendicanti dovettero esser espulsi da Roma. (* Avviso del 14 marzo, Urb. 1058, p. 115, loc. cit.). Sisto V aveva appena chiusi gli occhi, che i mendicanti abbandonarono la loro casa, ‘ amando la libertà et se ne veggono tanti che ne tengono hormai assediati ’ (* Avviso dell’8 settembre 1590, Urb. 1058, p. 462b, loc. cit.). Intorno all’ospedale dei mendicanti v. pure Moroni XXIX, 278 s. ; Arch. Borri. II, 495 ; Forcella XI, 507 ; Galesinus, * Annales 1, 116 s., Biblioteca Vaticana (cfr. Appendice nn. 76-82, 4). 1 Un * Avviso del 17 settembre 1585 riferisce : Oggi ‘ consulto presso il papa, il quale ‘ ha resoluto di trovare modo che le povero genti possino viver delle lor fatighe e però vuole introdurre l’arte della lana et della seta’. Urb. 1053, p. 404, Biblioteca Vaticana. 2 Vedi la bolla del 18 dicembre 1585, la quale conferma gli statuti della Societas mercatorum artis lanae, nel Bull. Vili, 638 s. Cfr. la * Relazione di C. Capilupi del 9 ottobre 1585, Archivio Gonzaga in Mantova, e 1’* Avviso del 21 maggio 1586, Urb. 1054, p. 185, Biblioteca Vaticana. Vedi anche Rodocanachx, Corporation* II, 58. Cfr. Arch. Boni. VI, 466 ; C. de Ctjpis. La lana e la sua industria in Roma, R. 1923, 6 s. 3 Vedi Rodocanachi, loc. cit., 35. 4 Ranke (Pdpste I8, 298), benché Tempesti (I, 260) indichi esattamente il nome e la patria di Valentini, ne fa un ‘certo Pietro di Valencia’! Pastor, Storia dei Papi. X. 6