Maria si implica nella congiura. 289 spiegava alla regina di Scozia, e con questo, come si comprende, al segretario di Stato, tutto il piano della congiura. 1 Egli espone come in seguito alle comunicazioni di Ballard su i progetti dei principi cattolici, fosse sorto in lui il desiderio, di offrire i suoi servigi a Maria, e quindi menziona i punti principali di cui si tratta ; fra questi si trova quello pure di « sbarazzarsi dell’usurpatrice del trono ». 2 Per la seconda volta anzi egli ritorna su questo punto; con dieci nobili ed altri cento, ivi è detto, egli vuole incaricarsi della liberazione di Maria; per ciò che riguarda il « toglier di mezzo l’usurpatrice » la cosa verrebbe eseguita da sei nobili della cerchia dei suoi amici.3 Maria veniva pregata di nominare il capo dell’insurrezione e di autorizzare Babington ad assicurare corrispondenti compensi per l’esecuzione della « tragica » impresa. Nel leggere la lettera, Nau, il segretario di Maria, le dette il consiglio di lasciar questa lettera senza risposta.4 Negli ultimi mesi la regina prigioniera aveva rifiutato, ben due piani per la sua liberazione, ringraziando; ma ora in cui non un solo fedele voleva diventare il suo cavaliere, ma sembrava di esser davanti ad un’alleanza di principi cattolici e che un’impresa contro Elisabetta fosse cosa decisa, si determinò il 12 luglio di accettare le proposte di Babington.5 A Maria non sfuggì la nebulosità ed imperfezione di tutti questi progetti, e fece rilevare che 6 dapprima dovevasi ponderare e preparare tutto con minuta precisione. In primo luogo occorreva esser certi su l’aiuto straniero, e che fosse terminato ogni lavoro preparatorio, e quindi solo dopo che fosse avvenuto il colpo contro Elisabetta, si dovesse pensare alla sua liberazione. Riguardo al punto, che stava certo più di tutto a cuore a Babington Maria si espresse con molto riserbo. Babington aveva chiesto autorizzazione di assicurare ai suoi amici un premio per il loro colpo contro Elisabetta. 7 A questo Maria non accondiscese.8 Essa promise sì dei premi, ma non per i sei, nè per la loro particolare impresa, ma solo in genere e per la. sua liberazione. Un’autorizzazione in forza della sua regia autorità essa non la 1 Ibid. 18-23, scritto circa il 6 (16) luglio 1586, giunto nelle mani di Maria il 12 (22) luglio (ibid. 24). 2 The dispatch of thè usurping Competitor. Pollen 20, n. IV. 3 l’or thè dispatch of thè usurper... six noble gentlemen... will undertake that tragicall execution. Ibid. 21, n. Vili. 4 Pollen, Mary, 148. 6 Ibid. cxli. 6 Ibid. 38-46. 7 It resteth that... their heroical attempi maie bu honorably rewarded... and that so much I maie bu able by your Majestys authoritie to assure them. Ibid. 22. 8 Gifford a Walsingham l’il luglio 1586, ibid. 107. Pastor, Storia dei Papi, X. 19