122 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo III. i libri. 1 D’altra parte cercò Aquaviva lungo tempo ben inutilmente, di conciliarsi l’inquisizione ; l’ostacolo principale, il privilegio di assolvere dall’eresia, fu rimosso, avendo Sisto Y, dietro proposta di Aquaviva revocato tale privilegio, in quanto si trattava di eretici pubblicamente noti. 2 L’Inquisizione stessa poi, dietro domanda del vice provinciale Porres, aveva già limitato la sua proibizione, di lasciare la Spagna : solo dovevan restar proibiti i viaggi in Transilvania o in altre terre di eretici. 3 Quiroga non inviò a Roma il processo dei quattro gesuiti, perchè gli atti erano conservati nella camera delle tre chiavi, che tro-va-vasi in tutte le inquisizioni della Spagna, e da dove a nessuno era permesso di estrarre un documento. Dalla primavera 1587 sino al marzo 1588 Quiroga scrisse una serie di lettere al papa, ed ai cardinali Rusticucci, Savelli, Castagna e Deza per giustificare il suo procedimento e testimoniare il suo profondo rispetto per la Santa Sede. Intanto il processo si protraeva a perdita d’occhio. Raccomandazioni di amici, ed anche più ancora il timore di Sisto V, affrettarono finalmente la cosa, cosicché nell’aprile del 1588 si ebbe il giudizio di assoluzione ; i quattro gesuiti poterono rallegrarsi della dichiarazione ufficiale, che per due anni erano stati in carcere senza motivo. 4 Il processo presentò naturalmente un appiglio agli avversari della Compagnia di Gesù per nuovi attacchi. Come comunicò a Roma il nunzio di Spagna nel 1587, un professore a Salamanca dalla sua cattedra, ed in Alcalà un predicatore dal pulpito pronunciarono contro essi cose ignominiose, per cui meritavano somma compassione e la difesa del papa. 6 Anche il partito della riforma in seno all’ordine prese coraggio con il processo. Di nuovo l’inquisizione fu assalita da memoriali su la riforma dell’ordine, e questa volta a dozzine ; 8 il tribunale della fede a Valladolid pretese addirittura di presentare tali scritti, che dovevano pervenire al re a mezzo del cardinale Quiroga; 7 i pareri che l’inquisizione si fece rimettere su l’istituto della Compagnia di Gesù, in gran parte sono fatti dietro ispirazione del partito della riforma e rispecchiano il corso delle loro idee. 8 1 Astr.vin 397 s. 2 Decreto del 19 febbraio 1587, presso Astràin 398, nota, v. Pastor, Dekrete 41 s. 3 Astráin 396. 4 Ibid. 399 ss. 6 Ibid. 398. Probabilmente vi vengono intesi Bañes e Avendaño. « Ibid. 402-420. 7 Ibid. 409. 8 Ibid. 382, 386, 407. Reeentemente Ranke nella sua interpetrazione delle contese si è lasciato guidare dagli scritti riformatori (Päpste II8, 186 ss.). Ranke stesso nel 3 voi. Appendice n. 150, p. 204, indica come « satirica ed inventata » la * Consulta del Cod. 1099 della Biblioteca Corsini in Roma, citata da lui quale fonte p. 191, n. 2.