Martirologio e Decretali. Le alte mire che Sisto V aveva con la sua bibbia, non si eran dunque avverate ; ciò che egli aveva iniziato con così nobili sentimenti e con grandiosità minacciava di volersi cambiare in un serio imbarazzo per la Santa Sede. Egli dovette sperimentare come il testo ideale cui mirava, trovasse presso i cardinali della commissione biblica e dell’ Indice, come pure presso i dotti tutt’altro che approvazione, e se egli poi rinunziò solo in parte al suo testo come alla sua bolla d’introduzione alla nuova Volgata, poteron prevedersi i grovigli che. sono la sorte di tutte le mezze misure. La morte lo salvò dal dover sciogliere da se stesso tali grovigli. Alcuni giorni dopo la sua morte i cardinali fecero già sospendere la vendita della nuova Volgata come la stampa della bolla d’introduzione. 1 L’immediato successore di Sisto V, confermò tale provvedimento. 2 Ricongiungendosi agli sforzi di Gregorio XIII, Sisto V si adoperò anch’egli per la correzione del martirologio romano. Di quest’ultimo lavoro fu incaricato il Baronio, che dedicò il suo scritto a Sisto V.3 Seguendo ugualmente le traccie del suo predecessore, il papa progettò una nuova edizione delle decretali. Ne incaricò nel 1587 una commissione,’ che fu composta dei cardinali Pinelli, Aldobrandini, e Mattei, più tardi anche del cardinale Ascanio Colonna, del vescovo Lucio Sasso, e degli uditori di Rota Lorenzo Bianchetti, Francesco Pena, Pompeo Arrigoni, e Serafino Olivario. Non ostante le frequenti sedute che ebbero luogo sotto la presidenza di Pinelli, nel suo palazzo, i lavori non pervennero alla fine durante la vita di Sisto Y. 4 Un certo compenso sì ebbe 1 Avviso del 5 settembre 1590, presso Baumgarten, Vulgata 96 ; Oli-vares l’8 settembre, presso Le Bachelet 196 ; cfr. HÖpfl 157. Olivaros dà già il consiglio 'di ritirare tutte le copie giunte in Spagna e di proibire alle Università la discussione intorno alla Volgata sistina. 2 Avviso del 26 settembre 1590, presso Baumgarten 19. Anonimi annali contemporanei di Sisto V sostengono che la Bibbia sia stata soppressa « ex doctrina sapientium et sacrae Inquisitionis iussu» (presso Höpfl 157, n. 2). Di una deliberazione dell’inquisizione non si sa nulla d’altra parte. 3 Cfr. I. Veith negli Hist.-pol. Bl. CXVII, 474 s., ove anche particolari intorno al fatto che Baronio più tardi lavorò per ulteriori miglioramenti e correzioni, e Paschini, La Riforma Gregoriana del Martirologio Rom., Monza 1923, 24 ss. 4 Oltre le indicazioni di Sentis, p. IX e Lämmer, Zur Kodifikation des Kan. Rechts 8 s., cfr. le ricerche di H. Singer nella Zeitsehr. der Savignystift-ung. f. Reehtsgeseh. XXXVII Kan. Abt. VI, 110 s. e Baumgarten, Neue Kunde 248. Secondo 1’ * Avviso del 15 luglio 1589 la prima seduta della commissione avrebbe dovuto aver luogo il 17 luglio (TJrb. 1057, Biblioteca Vaticana). - Aderendo a Gregorio XIII il 1° maggio 1585 Sisto V confermò « la Congregazione di S. Cecilia fra i musici di Roma » ; v. Civ. Cali. 1918, IV, 482 ss. e Le Conferenze al Luterano, marzo-aprile 1923, 94.