Intervento militare del papa in Francia. 549 come suo dovere, di valersi di quanto era in suo potere contro gli Ugonotti: se fosse bisogno egli si alleerebbe anche con i Turchi contro gli eretici di Francia. Più volentieri egli eseguirebbe l’impresa da solo; nello stato però in cui erano le cose gli conveniva accettare quell’aiuto che gli si offriva. Se egli ora univa le sue truppe a quelle dei collegati e del re di Spagna, ciò era solo per liberare la Francia dagli eretici, non già per sostenere gli scopi particolari di altri; riguardo al mantenimento della Francia sotto un re di sentimenti cattolici egli compirebbe il suo dovere di padre universale della cristianità.1 Preparati i monitori che Landriano doveva pubblicare in Francia, Gregorio XIV propose in un concistoro del 13 marzo 1591 di prendere mezzo milione di scudi dal tesoro di Castel S. Angelo, che doveva essere adoperato per la causa cattolica in Francia e per far fronte alla carestia in Roma. I cardinali Colonna, Galli, Paleotto, Pellevé, Santori, Facchinetti Aldobrandini, Sauli e Mat-tei si opposero al progetto. In fine fu concesso loro per riflettere ventiquattro ore. Il giorno seguente la più parte degli oppositori in una congregazione generale cedette; furono però accordati solo 400.000 scudi, dei quali 300.000 per la Francia, il resto per provvedere alla penuria. 2 Il 28 marzo fu fatta ingiunzione ai cardinali Bourbon,3 Lenon-court e Gondi sotto pena della sospensione e della perdita di tutte le dignità, di separarsi senza indugio da Enrico di Navarca, di non riconoscerlo più come re, e di non prestare a lui alcun aiuto. I cardinali dovevano nel termine di quaranta giorni dopo ricevuto il breve dimostrare autenticamente di avere ubbidito; in caso contrario essi verrebbero citati e giudicati quali favoreggiatori di eretici.1 11 5 aprile il papa si rivolse ai cattolici realisti di Francia, che si erano schierati dalla parte di Navarra; e li scongiurò, di separarsi da quelli, che avessero rinnegato la fede, ed annunziò allo stesso tempo l’invio di un legato speciale, Marsilio Landriano.5 Allo stesso tempo il papa fece energici passsi per la formazione di un’armata pontificia che dovesse tutelare la religione cat- 1 Vedi la Relazione di Badoer del 23 febbraio 1591, presso BrosCh I, 300, n. 1. 2 Vedi * Acta consist. al 13 e 14 marzo 1591, Cod. Barb. XXXVI, 5, III, Biblioteca Vaticana. Cfr. L’Epinois 467 s. Vedi ancora ulteriori dettagli presso Facini 107 s. 3 Realmente Car dinal Vendo me, il quale dopo la morte del suo zio si chiamò Cardinal Bourbon. 4 Vedi il testo del * Breve (Arni. 44, t. 35, Archivio segreto pontificio) nelVAppendice n. 95. 5 * Dilectis fìliis nobili bus vjris, principibus, dueibus et baronibus atque catholicis regni Franoiae haereticorum partibus in eodem regno adhaerentibus, Arni. 44, t. 35, A r eh i v i o segreto pontificio. Traduzione francese della lettera presso L’Epinois 468 s.