158 Giovanni a Grado, e del pievano di S. Moisè, Cristoforo, un altro greco, ad Olivolo, al posto dei sospetti Fortunato e Cristoforo (1). Era pure garantita, sia pur per breve tempo, la pace esterna mediante la sospensione di ostilità, nella fiducia non infondata di poter nel frattempo perfezionare l’accordo provvisorio e trasformarlo in definitivo. Con tale convincimento, verso la fine dell’807, il patrizio Niceta salpava dalle lagune (2), diretto a Costantinopoli, sicuro di aver arrestato lo sgretolarsi della preponderanza bizantina nell’Adriatico. Erano perduti però, e per sempre, il territorio istriano e una parte della Dalmazia, quella di terraferma. Anche dal punto di vista ecclesiastico l’unità metropolitana gradense era compromessa. I sufiraganei istriani, che avevano ripetutamente tentato sottrarsi alla giurisdizione del metropolita gradense, male si rassegnavano a una dipendenza dannosa. Il re franco non aveva comunque soddisfatto le loro aspirazioni, ma i diritti gradensi erano misconosciuti e contesi dagli interessati. Il patriarca Fortunato durante il primo esilio era riuscito a ottenere la conferma dei privilegi goduti dalla sua chiesa in Istria (3) e questi poco dopo erano a unanimità sanciti in suo favore dal giudicato del Risano (4). Ma erano oppugnati dalla Curia Romana, forse perchè si era fatto credere, che offendessero 1’ unità della chiesa aquileiese. Nel convegno di Aquisgrana del gennaio 805 tra imperatore e papa era stata fatta esplicita riserva per i diritti della chiesa di Aquileia, (1) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 103. Anche il secondo Cristoforo, designato de eadem nacione Orecorum, dalla leggenda è detto fratello di Nar-sete, e fratello dunque del precedente Cristoforo (Origo cit., p. 132). Anch’egli risiedette nella chiesa di S. Moisè, costruita dal predecessore (Origo cit., p. 132), di cui fu pievano (Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 103). (2) Annales regni Francorum, ed. cit., p. 124 : Niceta patricius, qui cum classe Constantinopolilana sedebat in Venetia ■ statione soluto, Constantinopólim regressus est. (3) M. G. H., Dipi. Karol., I, 269 sg. ; Documenti cit., I, 58 Bg. (4) Kandler, Cod. dipi, istr., I, s. a. 804 ; Documenti cit., I, 60 sgg. Sopra il giudicato del Risano cfr. De Vergottini, Lineamenti cit., p. 40 sgg. ; Benussi, Nel medio evo cit., p. 140 sg. ; Taschini, Storia cit., I, 161 sg.