XLIII del criminale (carte 59-107), con addizioni. Infine vengono delle addizioni staccate, e quattro aggiunte d’altra mano, che riportano alcuni privilegi imperiali di Federico III e Massimiliano I, e alcune rubriche dei libri perduti. — 54) Attilio Ilortis suppose che l’originale fosse trasmigrato a Lubiana e vi fece fare delle ricerche, infruttuose. — 65) I frammenti del testo volgare furono editi dal Rossetti, o. c. pagg. 179-185. — 5G) Statuto, lnclytae Civitatis Tergesti etc. per Excellentiss. D. Caesarem Cagnaronum etc. Tergesti Anno Iubilaei MDCXXV apud Antonium Turrinum. — 57) Copiose riproduzioni a colori si trovano nel bel volume di Giuseppe Caprin: Il Trecento a Trieste, Trieste 1897. — 58) Per la classificazione degli Statuti italiani cfr. sopra tutto la Storia del Diritto Italiano, pubblicata sotto la direzione di P. Del Giudice, voi. I, parte II: Besta, Fonti, e in ispecie il cap. XIII, p. 550 e segg. — 60) In quattro libri son divisi gli Statuti di Isola, Parenzo, Capodistria, Umago, Muggia; Fola presenta un quinto libro De extrahordinariis, Rovigno ne ha tre, Pirano dieci. — 60) Gli Statuti albonesi sono del 1311. — “') Uno studio comparato degli Statuti istriani è stato fatto dal prof. Enrico Aubel, che ringrazio d’avermi cortesemente concesso di esaminare il manoscritto. — oa) A proposito degli habitatores, notiamo la definizione accettata da Baldo (Cons. II, 198). Un certo Petrus, accusato d’aver commesso cosa che lo Statuto di Trieste vietava, negò d’esser civis o habitator di Trieste: ille dicitur proprie liabitare qui habitat curri sua fa-milia et facit ibi focum et alia que solent facere habitatores... permittendum est quod ipsa habitatio potest mutari prò libito ipsius habitantis, dummodo mutetur facto et animo. Cfr. G. Bonolis, Questioni di diritto internazionale ed alcuni consigli inediti di Baldo degli Ubaldi, Pisa 1908, e Bizzarri D., Ricerche sul diritto di cittadinanza nella costituzione comunale, Torino 1916. — 0:1 ) Ne ricorre menzione in questi Statuti; inoltre dal libro del camerario del 1330 III rileviamo che il 13 settembre un precone andò a Corgnale ad citandum gastaldionem. — M) Secondo il Libro delle Riformazioni, nel 1415 furono dati pieni poteri ai giudici e alla balia per ridurre all’ obbedienza i villici di Moccò che perseverant de malo in peius fatientes contra mandata dominii. Di angarie imposte ai distrettuali abbiamo varie notizie: l’8 settembre 1366 i rustici di Trebiciano ebbero l’ordine di venire in città a riattare la fonte di Donota. L’ 8 dicembre dello stesso anno quelli di Moccò furono chiamati in città; nel 1352 (20 aprile) i rustici di Piosecco dovettero comparire tutti dinanzi al podestà; il 7 novembre 1405 un corpo armato fu spedito a Pisino; oltre a 100 triestini esso comprendeva