90 STORIA che s’ avrebbe preso ordine come riceverli, quando fosse venuta la risposta. In conseguenza di ciò il segretario cesareo in Venezia per ordine espresso dell’ arciduca diede conio delle provvisioni già fatte, e degl’ordini dati in Segna per rimediare a’mali passatile della risoluzione sua deliberata a dare perfezione al rimanente per intera osservazione delle cose promesse in Vienna, e dell’ottima volontà sua a perseverare in buona vicinanza, e del piacere che sentiva per essere le passate differenze accomodate. Non sarebbe facile distinguere, se i popoli di Dalmazia, gl’ isolani massime di quella regione, oppure i sudditi austriaci confinanti, sentissero maggior piacere d’un accomodamento così facilmente successo dopo le molte difficoltà, dalle quali furono ambe le parti per tanti anni travagliate, se non che dagli Austriaci il frutto era goduto ili realtà, i quali con l’apertura del commercio restarono liberati delle incomodità, che sentivano; ma i sudditi veneti non godevano se non la sola speranza di quiete, ìa quale nemmen ardivano di ben abbracciare, e tenere per ferma, aspettando di vedere prima qualche principio d’esecuzione, che là confermasse, o coll’ abbruciamento delle barche da corso, o collo scacciare gli Uscochi venturieri non solo fuori di Segna, ma anche fuori di tutta la regione, o con assegnamènto del danaro per le paghe del presidio; anzi gli sensati, tenevano la quiete incerta fluttuante, sino che non vedessero quelle marine in tutto libere dagli Uscochi; sicché non potessero più ritornarvi, ovvero fossero così trattenuti in altro luogo, che non dovessero curarsene, tenendo per cosa