DEGL! USCOCHI 79 Iossi per verificare la quantità de’danni di iidditi austriaci patiti in Istria, i quali secondo il loro conto facevano ascendere a dugento Itila scudi. Non sarebbe alcuno, che non si Mostrasse creditore di molto, quando non met-lesse in bilancio i debiti suoi. Se i danni di (i ucsti pochi anni inferiti dagli Uscochi, e non I Marcili fossero contrapposti, si troverebbono j scendere al decuplo di questa somma : ma i 19111 mi ssa rj aggrandirono i danni ricevuti, e de-tj li inferiti ne lasciarono la cura ad altri. Quelito fatto, chiamarono ,a sè il capitano di Segna i Vaivodi degli Uscochi, ed altri principali di I uella città, intimarono loro i comandamenti j|i sua maestà, e di sua altezza, che non dolessero uscire a danni della Repubblica sotto iena della vita, con grandi e severi minaccia-nienti ; levarono il capitano dal carico per aver vuta parte nelle turnazioni; queste parole appunto usarono scrivendo a Venezia al capitano l i Fiume, e dandogli conto dell’operato, con« | Illudendo, che i capi degli Uscochi, èi primi ittadini avevano promesso religiosamente d’os-¡ervare quei comandamenti, e eli’ essi commissari avrebbono usata ogni cura, che fossero ubiditi, aggiungendo, che restava solo il gasti-;are severamente i malfattori per li delitti pascati, ma lo differivano a quando fossero composte e differenze colla Repubblica, che cosi sua Ale/za aveva loro comandato, e parimente sa-ebbe stato allora punito il capitano ; che ave« E l’ano mandato a richiedere danari per pagar il presidio, e le cose essere tanto ben ordinate, che senza dubbio gli Uscochi non farebbono più danni; perula dilazione ad eseguire quelle deliberazioni fu cosi lunga; che mai se uè vide