«48 STORIA »aglie, così per consolazione loro, che veduti i sinistri andamenti, s’affliggevano, disperati di di poter vedere sollevamento, come anche per gastigo e per metter freno ai misfatti. E il capitano del golfo, passato nella riviera di Vaio- : sca c Lovrana depredò quelle terre. Ritrovò tra le altre cose alcuni magazzini con molta quantità di frumento, biada e farina, che raccolta dal contado di Pisino, era ivi posta in riserva per essere condotta a Segna, della quali riputando necessario privarne quella lena, ricetto de’ ladri, ne potendo asportarla, ordinò che fosse-abbruciata, e passò l’incendio oltre quello che fu creduto parte per la vicinanza degli edifìzj, e parte per gli eccessi de’ soldati , in modo che restarono molte case abbruciate, e fu maggiore il danno del fuoco, che delle robe tolte, le quali essendo distribuite ai danneggiati, non bastarono per risarcirli nella metà. Non restò offeso alcuno nella persona, e le chiese restarono intat te per espresso comandamento del capitano, e quantunque la principale si ritrovasse piena di frumento, quella rimase salva per riverenza del luogo. Un altro accidente successe nella fortezza di Scrissa, con altro nome chiamata Carlobago, eh’ è uno de* nidi degli UscÓchi dirimpetto, e tre miglia solamente lontana da Pago, situata in luogo eminente della Morlaca, che domina tutta quell’ isola, la quale dagli Uscochi di quel presidio viene dannificata, non come gli altri luoghi alle volte, e con intervallo, ma perpetuamente, avendo quelli della fortezza comodità, come da luogo superiore, divedere dove si facciano le adunanze d’animali, anelando appostatamele ai luoghi e senza faL*