84 STOMA senza espressa licenza del General di Cronzii 11 segretario, al quale erano piaciuti gli al tri pùnti, come quelli, dai quali veramente di pendeva ogni sicurezza del desiderato compo iiimento, ripigliando più di proposito P ultimi delle barche armate, disse che sperava, eh P uso loro sarebbe stato proibito affatto, poi che la Repubblica non era per consentire ic modo alcuno, che con licenza del Generale I Croazia, nè senza, transitassero simili vascelli nelle appartenenze della loro intera, ed invio lata giurisdizione. Il commissario replicò, olii questo era interesse non solo del Regno d’Unj ghetta e di Croazia, ma anche della Sede apo stolica e del Re di Spagna, però che a lii solo non toccava di decidere controversia coi importante, nè di far atto pregiudiziale all« parti, ma che gli bastava di ordinare, e metter regola buona in quel solo, che concerneva al P impedimento delle ruberie degli Uscochi. Pa reva che questo contrasto fosse per difficolta« ogni buon progresso della trattazione: ma ilViji scovo di Segna consigliò il Rabatta che si rimel tesse a tempo e luogo più opportuno; perchè 1: materia era stata altre volte ventilata, massimi negli accordi che si formarono tra la Casa d’Au stria e la Repubblica di Venezia in Vormazia e ic Bologna e in Trento senza ritrovarvi per gli Ah striaci i fondamenti necessarj. Così dunque si fr ce, e senza più trattarne fu semplicemente proibito agli Uscochi Fuso delle barche armate,1 si camminò poi con maggior facilità al compì1 mento dell’altre cose necessarie, sebben il «c gretario veneto attentissimo al suo vantaggi aveva da principio scoperto assai manifesto 1*1 nimo del Rabatta pieno d’un ardente desideri8