DEGLI USCOCH! 4^ S ¡, quando ritornati fossero, a farne loro parie ij naggiore, aggiungendo esser così avvenuto nei J empi passati, e qualche volta aver convenulo Itonare tutto il bottino. 1 Non così presto furono i commissari partiti, l:lie gli Uscochi, eccitati a sedizione contra la ! volontà del capitano (che dopo aver tenuto | e porle tre giorni serrate, fu costretto, temen-| lo della sua vita, o fingendo di temere, ad i prirle), uscirono di Segna, ed andati a Fiume, |J3 evale violentemente le barche., ch’erano ridotte .jn terra per esser abbruciate, e occupatene Jnolte altre de’Dalmaliiii, che si trovarono in l[uel porto, si posero in maijCj e senza alcuna Jlistinzione dc'luoglii depredarono nell5 Istria ì 1 territorio di Barbana, e poi rivolti verso le sole, e fatti molli danni, in fine diedero anche sopra il paese de1 Turchi; non riuscirono però Iloro prosperamente tutti i tentativi, sicché ponessero gloriarsi d’aver più avanzalo, che perduto. Incontrarono a caso tre delle loro barche ben’armate il capitano di Golfo, dal quale heguìti furono costretti a combattere, e morti l3uon numero di loro, gl’altri dati in terra si salvarono-abbandonate le barche, che furono ìbbrucigte: e liberati quindici vascelli, clic da loro erano arrestati nelle acque di Premonitóre $ un’altra barca fu incontrata dagli Albanesi, e combattuta, dalla quale fu ricuperata buona preda fatta sopra una fregata de’ Pa-strovicchi. Il rilorno de’commissari s* differì quasi un anno, durante l’assenza dei quali erano frequenti le uscite degli lìscochi alla preda, ed in grosso numero sino di quattrocento. Con molte barche faceva dimostrazione il capitano