Ì>er a \ It>9,QfA VSCOCHl IÒ5 aèamente avendo sua Maestà scoperti in Volli fango Romf e Paolo Travestine quello suo maggiordomo e questo maresciallo, e l’uno e l’al- & tro consigliere segreto, eccessi gravissimi in $ suo discredito e vilipendio, si contentò di cac-« ciarli di Corte senz’altra pena, lasciando loro anzi portar via gl* immensi tesori, Dio sa come f accumulati: ma chi sa in che modo s’è pro-;| ceduto nella morte data ultimamente al conte d’Ardech ed al Paradaisser, Pano de* quali ave* va tradito a’ Turchi Giavarino, l’altro Canissa, g e quanto diligentemente con lunghezza di tem* ^ po da’ giudici deputati sieno state ventilate quelle cause, non qrederà mai che al Rabattà er qual si voglia imputazione fosse stata tolta vita senza ascoltar prima le sue difese. Cosi resta adunque nella morte del Rabatta offesa la riputazione di Cesare e dell’Arciduca straordinariamente, non essendo mai più ai Prin* cipi della Casa d’Austria stato fatto simile affronto: perchè se ben si legge che due rappresentanti di quella furono ammazzati, uno a Svitz, l’altro in Undervalden, dai quali ammazzamenti ebbe poi origine la Repubblica degli Svizzeri, nondimeno quelli furono per l’ingiurie fatte a’privali, uccisi anche dai privati, e fu poi impedito il modo del gastigo dalle comuni sollevazioni* clic diedero da pensar ad altro : ma in questo caso bisogna credete, che o | qualche segreto recondito nella mente de’ Prìncipi mandi in lungo la debita risoluzione, o i che gli artifizj ingannevoli de* mali ministri ■ , diano ad intendere quello che non è, nè sì curino del mal esempio, e della poca riputazione de’ padroni, pur che rimanga cosi sfo-, gata la rabbia loro.