forse ili spenderne parte alcuna in forti ficazio-me di quel confine; non ponderando essi che i DEGLI USCOCHl 109 “Veneziani sebbene possono ricever qualche comodità da que’legnami, non ne hanno però più che tanta necessità, perchè non mancano loro selve che somministrano materia sufficiente per Ile loro ordinarie e straordinarie armate. E vero Iche la condotta di remi che si tagliano princi-[palmente ne5 boschi d’Alpago, e di Gancerio si pa con dispendio; e con gravezza de’sudditi, ai ¡quali si risparmierebbe volentieri quel travaglio; nel resto la materia è inesausta, tanto per [remi, quanto per ogni altro bisogno di più numerose armate; è però verisimile, che anche [per solo rispetto della fortificazione de’luoghi ■tante volte nominali, i Veneziani sarebbono condiscesi allo sborso di qualche mediocre som-ima a conto di detti legnami, per interesse pro-fprio di veder ordinato in que’ confini più nu-jmerosi, e gagliardi ritegni conira i barbari che [pensassero mai per quella strada d’infestar 1’ I-[talia, come hanno fatto in altri tempi. Ma il maggiore, e più cerio servizio che si karebbe cavato da quell’ accordo , consisteva fciell’occupare la genie di quel paese nel taglio, Se nella condotta, che cosi ella si sarebbe avive zzata a vivere delle sue fatiche, nè avrebbe ■avuta scusa, che la fame e la necessità spingesse in corso ; perchè quei boschi avrebbono alata perpetua materia, non solo di sostentarsi, »pia anche di arricchirsi, perchè oltre i legnasi111 ,°PP0l’luni per le annate, se ne sarebbono Ragliati infiniti per ogni altro bisogno di fab-apriclie, la comodità di portar le travi, e le ta-volc per mare verso Venezia, o agli opposti |lUl «cHa Komagna e della Marca, oye sono ca-