14*^ STORIA di Pisino d’ognt buon trattamento, e nominatamente gli assicurò dall' esercito degli Uscochi di Segna, che così precisamente è scritto nelle patenti, die vivono tuttavia, c sotto quella fede pubblica, i sudditi veneti andati ai soliti luoghi attendevano senza alcun sospetto ai fai ti loro. Gli Uscochi, che per !*accurata diligenza delle guardie non potevano uscire a bottinare per mare, in numero di *¿00 passato il monte maggiore nel territorio austriaco fecero sforzo di penetrare nel veneto per far incursioni e prede, ma trovala a’ confini buona resistenza si voltarono sopra il medesimo territorio austriaco, e depredarono tutti gli animali de* sudditi veneti, rubandone anche alquanti degli arciducali. Ma i ministri di sua altezza fecero render immediate a1 sudditi loro quello che loro era stato rubato. Restarono i soli sudditi veneti col danno di molte migliaia d’animali e grossi e minuti. Quest/accidente dispiacque molto a sua altezza, per le circostanze d’esser occorso nello Stato proprio, e contra la fede data da’ suoi ministri, e con indizio anche molto violento di complicità, così atteso il lungo viaggio fatto dagli Uscochi per la giurisdizione arciducale senza essei' mai stati impediti, nè divertiti, come anche la restituzione fatta per ordine de’ magistrati a sudditi loro solamente, restando tutto il danno agli altri. I ministri della Repubblica riputarono, che per i danni inferiti non bastasse risentirsi contro gli Uscochi solamente, ma convenire appresso ili tal «accidente per debito della protezione dovuta a’ sudditi, che s'adoperassero per risarcirli con rappresaglie, opera, che fu fatta ad una galea, che sbarcò verso Fianoua, e menò