DEGLI USCOCHI II3 Mira commissari por trattare accomodamento non sarebbe stato altro, che rinunziare l’accordato di Vienna, nel quale, poiché la parte arciducale era stata tanto avvantaggiata, ed era eseguito interamente tutto il vantaggio di quella, nel nuovo congresso non si poteva proporre, nè risolvere, se non qualche cosa di più per gli arciducali} e qualche maggiore disavvantaggio per la Repubblica ; «senza che si poteva con certezza prevedere, che non avendo avuto luogo quello, die si era fermato colla marstà imperiale, e coll’altezze dell’ arciduca, molto meno s’avrebbe potuto sperare della trattazione de’ministri, i quali, se erano andati pei eseguire le cose concordate, nessun impedimento si può dire, che avessero ritrovato, il fjuale colla presenza de’veneti potessero supere: ma se con altro disegno, che dall’assenza !fi veneti fosse stato disturbalo , non poteva l'icllo essere, se non pregiudiziale alla lìepub-lica. Gl’ intendenti delle cose di governo dir revano di più, che occorre spesso tra i prin-ipi mandare ministri per negoziare, nè mai ]uesto si fa altramente, che avendo prima riputo l’uno, e l’altro, che il bisogno vi sia, concertato quello, che s’abbia a trattare, il «logo, e )ene spesso anche il modo a tenere, la che uno spedisca ministri, dove, e con quelle omniissiòni, che a lui piace, e senz’altro dire -petti che 1* altro mandi a trattare con quelli Peonie è cosa non mai usata, così quando av-fnisse, più tosto avrebbe ragione di dolersi Evitalo senza precedente concerto, che l’in-'tonte, a cui non fosse corrisposto: non po-ersi però ascrivere a mancamento di sapienza prudenza di Cesare; che non fu autore di s.vrpi v. u 8