DIGLI C3C0CIH <)5 gozìo degli Uscorhi non era stato ridotto a tal segno, e che l’imperadore, ed i ministri erano risoluti, che si terminasse, nè mai più per quello fosse sentita molestia. F. certo nei passati assettamenti delle turbolenze per causa degli Usco-clii eccitate sotto l’imperio di Massimiliano, e Rodolfo più volte intervennero promesse di 3uè’Principi in parola, ed in iscritto di rime-¡are al male coll’estirpazione della radice, levando tutti gli Uscoehi da (juelle marine, quando le altre provvisioni non fossero state ritrovate sufficienti : laonde rinascendo, o fluttuando di nuovo il male, poteva essere tranquillato e sopito senza sradicarlo con pretesto, che restassero altri rimedj a tentare, stimati sufficienti, senza metter questo in effetto, e qualche cosa poteva anche esser iscusata sopra 1’ arciduca immediato Signore, non concorso nella promessa; ma in questo accomodamento i capitoli fuiono stabiliti così espressi e precisi, con promessa e parola assoluta tanto di sua maestà, quanto di sua altezza, che non restando più lii0"0 per dare ingresso ad alcuna scusa, il negozio fu ridotto a tale segno, che camminando co’progressi ordinati, ed appuntati in questo accordato, pareva dovesse terminare con una perpetua quiete; ma se ciò sia stato poi seguito dal fatto, or lo vedremo.