quando era nella città, o il suo vìcecapitano. quando egli era fuori, di resistere, ma non è cosa facile da persuadere, che resistessero dail-dovero all1 uscita di quelli, che al ritorno ammettevano nella eittà senza difficoltà alcuna, che se avessero avuti per contumaci quelli che contra il loro volere uscivano, con facilità j avrebbono potuto tenerli fuori al rii orno, o almeno punirli nelle case, e nelle robe che lasciavano nella eittà, ovvero far avvisate le gnar* | die veneziane, e in quella maniera vendicare I gli sprezzatoli dell’ordine del Principe, e del- | rautorità loro. In molte uscite di quel tempo | non fecero prede di gran momento per gl’im- | pedimenti, che l’armata (Iella repubblica loro i attraversava; nè occorsero casi memorandi, a salvo, che uno ridieoloso, e du>e esemplari. 11' '> primo fu, che avendo preso un vascello da Lanciano carico per Venezia, pensando d’aver j fatto gran bottino si ritirarono presso a Segna \ i per dividerlo, e trovarono il carico tutto di n mele con molto, numero di scatole di manna, della quale, parte per sdegno d’essere ingan- i nati dalla speranza, e parte per appetito, ere-dendo che fosse confezione, ne divorarono | quantità grande, il che inteso dal loro medico in- Segna, ebbe opinione di doverli avere tutti ammalati di flusso; restò, nondimeno l’arte de- I ; lusa, e nessun di loro ebbe pur minimo moto $ ventre. Ma degli accidenti considerabili uno fu, che avendo presa una fregata, ed essendo stati sopraggiunti da tre galee veneziane, si die- j dero alla fuga, e si ritirarono verso Buceari, j terra del Conte di Sdì ino: dove dalla fortezza j fu tirato un pezzo di sicurezza alle galee, . che quelle fidandosi smontati, e gli Uscochi |