144 STORIA. Provccchio appartenente all’isola ili Veglia. In mare non perdonarono a vaseello di qualsivoglia sorta, non solo rubando, ma ritenendo i ma ri 11 a j più principali, e dando biro riscatto. Tanti inconvenienti, e le lettere della maestà cesarea mossero finalmente il serenissimo arciduca a mandar a Soglia il signor Bole barone d’Echenberg generai di Croazia accompagnato da buon numero di soldati parte Tedeschi, parte del contado di Gorizia acciò potesse sforzare i contumaci, e regolare quella città. Questo signore giunto in Segna con severo comandamento fece adunare il bottino delle terre di Lussin, ed altre del dominio veneto ultimamente fatto, e fece pagar lire quaranta per testa a cinquantatre Uscochi. che intervennero a quella preda pel mancamento che si potesse trovar in essa. Fece un bando, che in termine di quindici giorni tutti i venturieri si presentassero a lui, altrimenti restassero banditi colle loro famiglie, de’ quali una parte ubbidì, ed un’altra si ritirò alle montagne. Dopo aver fatta più volte la mostra e rassegna di tutti, improvvisamente ne imprigionò nel castello trentanove, nel qual numero furono i capi tutti, ed alcuni anche di bassa lega, e degl’infimi, ai quali tutti fece immediate svaligiare le case da’ Tedeschi condotti seco, e per sè pigliò gli ori; gli argenti, le sete ed altre cose di prezzo; immediate fece tagliare il capo a quattro Uscochi, ladri, ma uomini senza seguito, di bassa condizione e de’ più miserabili. Fu anche autore, che in Bucari fossero imprigionati da quel governatore due Uscochi fuggitivi da Segna, e ne’ giorni seguenti imprigionò e svaligiò la casa ad alquanti altri ad