1^6 STORIA diti col passare per i territorj della Repubblica a bottinare, hanno mossi i Turchi a rifarsi con> tra i sudditi di quella, e le hanno eccitate diverse difficoltà alla Porta di Costantinopoli, che da’ ministri austriaci sono stati ricettati, con-| sentendo loro dividere le cose rubate, e venderle, è donarle ai loro fautori, che non si è veduto contrai colpevoli dimostrazione alcuna, nè provvisione effettiva per ovviare a nuove offese, quantunque più volte 1’ uno, e 1’ altro, rimedio sieno stati richiesti, e promessi già dagl’ imperadori defunti, ed ultimamente nel trattato di Vienna, anzi tutte le missioni dei commis-sarj aver partorito contrario effetto, avendo col-! l’esempio assicurati i ladri, che mai i bottini non sarebbono restituiti, nè ¡depredatori gasti-j gati, anzi avendoli spogliati, e resili più bisognosi, ed avidi alle prede, eh’ è cosa indegna contra ogni ragione divina, ed umana il sostentare genie cosi perversa, ed inimica della pace, C quiete; che da alquanti anni è stata fatla alla Repubblica una occulta guerra col mezzo di quei ladri nelle sue acque, isole, e marine del Quarner, e della Dalmazia, nella quale oltre 1’ essere stata disertata la regione, e disturbati i commerci, il pubblico ha speso ogni anno non meno di quello, che si sarebbe fatto iu una manifesta guerra ; e che finalmente veduta la risoluzione della Repubblica a volersene liberare, la guerra occulta s’ è convertita in una mossa d’arme manifesla con molte provocazioni, ed ostilità inferite prima nell’Istria, e poi nel Friuli ; per le quali per rispetto delle molte provvisioni d’arme ridotte in quei confini, i suoi capi di guerra sono stati costretti per sicurezza dello stato, e per difesa delle ruberie,