oc dii uscocbi 155 bono intosi gli effetti, aggiungendo obb!azione ili non tralasciare cosa alcuna per soddisfare sua maestà, e per far ogni dichiarazione co’fatti dell’ animo sempre disposto a continuare in buona vicinanza, e con letlera di speciale credenza per l’ambasciadore le fece dire l’istesso. Fu gratissima ai Veneziani questa deliberazione dell’ imperadore, così per desiderio di veder il fine delle molestie, come per essere chiaro tesi imonio che sua maestà medesima non sentiva essere stato mancato ad alcun debito di convenienza , quando non fu mandato alcuno a trattar col conte Altani, e coi colleglli a Fiume. Diedero immedia! o ordine al generale di Dalmazia che fosse fatto ogni onore, e data ogni comodità a quello che per nome di sua maestà andasse a Segna, ed in qualunque altro luogo di quelle marine. Deliberò sua maestà mandare per commissario Giovanni Prainer governator di Giavarino personaggio di gran qualità, reputato giusto, di valore e con risoluzione, il quale se ben si ritrovava all’ora in Ternavia per negoziazione importante sopra le cose di Transilvania, lo fece andar alla Corte e lo spedì con instruzio-ne, della quale il rapo principale fu di vedere se il trattato di Vienna era eseguito : e fare quello che fosse necessario per cotal esecuzione con ordine che andasse prima a Gratz, conferisse l’instruzione coll’arciduca, ed immediate passasse a Segna per 1’ esecuzione tenendo per fermo che avesse sua altezza lo stesso fine e desiderio d’una buona provvisione, e fosse per coadjuvare, aggiungendo all’ instruzioni imperiali le sue maggiori facilità e la sua fermezza, Audò il Prainera a Gratz, e dall’ arciduca