DEGLI USCOCHt 1 5 acciò con maggiori forze, e più ordinate olla avesse a difendersi in occorrenza. Per ciò gli Uscochi tanto più volentieri si ridussero in quel ricetto, condotti anche con onorati sti-pendj militari dall* imperadore, perchè essendo essi uomini feroci, ed usi non solo a camminare, ma anche a correre con piedi saldi per boschi, e per balze, pensò mediante l’opera loro di tener lontani i Turchi da tutti quei confini, e far disabitare la Lica, e la Corbavia, dalle quali Provincie soprastavano i più vicini pericoli. Nè gli riuscì allora male il disegno* mentre gli Uscochi attesero con gagliardi stratagemmi, con repentine sortite a battere il nemico, ma tosto cominciarono a convertire l’onorate imprese militari in latrocinj, e rnba-menti de’ Cristiani, onde si rendettero odiosi a tutti i vicini. 11 medesimo Milosso, che sotto Clissa neH’ammazzamento di Bagora aveva acquistato tanto onore , corrotto in Segna col mal uso delle ingiuste depredazioni dappoi che era diventato uomo di maravigliosa fortezza di corpo, contaminò la sua faina, e finì poi la vita in Zara con un capestro. Gli altri valendosi della comodità del mare, e de1 recessi fallaci, ne1 quali difficilmente potevano esser seguiti, avevano introdotto l’esercizio di alcune barche velocissime colle quali costeggiavano le marine, ed assicuravano le prede, che facevano in terra da qualunque improvvisa furia de’Turchi, costumando di nascondere ne’ cespugli, ed anche di sommergerle sotto 1’ acqua per cavarle poi negli urgenti bisogni. Colle medesime barche assaltavano anche i Vascelli de’ mercanti, o dentro i porti,o in altri luoghi opportuni con insidie notturne, professando però da priu-