DEGL? USCOCHI Alle rapino aggiunsero in questo tempo un’ altra offesa, che per tutti i luoghi dello Stato vonno, dove transitarono, e dovunque in quei dc'ltirchi fecero preda, lasciarono insieme fama d’avpr intelligenza co’ ministri veneziani a danni de*laureili, facendo correr voce, che con loro consènso, anzi per convenzione contratta, erano usciti a predare, e fomentando, e confermando la voiv mostravano patenti false col nome loro con Enti sigilli, e sottoscrizioni.il che da’Turchi fu facilmente creduto, cavandone argomento per Issere alcuni mesi prima, come suol avvenire Ira’confinanti, successe diverse prede, e rifacimenti fra le parti a quei confini, per i juatfe anche s’insanguinarono gli uni con tra gli iltrij senza però, che i pubblici ministri dei Principi ne avessero dato consenso; i quali seb->cn fecero ogni sforzo per reprimere ciascuno le’ sudditi loro e riconciliarli, non riuscì però enza difficoltà, e col rimanere gli animi alleati e pronti ad eccitarsi per ogni minimo so-petto. E non tanto i Turchi, quanto anche il m$p-o maggiore degli Uscochi lo credeva, in-'*9§»ti dai capi, i quali congregati nella pubblica piazza di Segna in numero di circa mille, ^Hiarono loro d’avere parola dai Veneziani ’aiMar liberamente ai danni dei Turchi per ¡»are, esortandoli a corrispondere verso loro in ìfflRiia. c portato in quel luogo un Crocifisso, licerb loro prestar un solenne giuramento di onftffendcr in parte alcuna i luoghi e i sud-^Beueziani, nè meno in mare i Turchi e r',(? «opra vascelli veneti transitassero ^gnercanzie, e di perseguitar i contraffaci-^¡quantunque fissero congiunti di parenta- i «¿ni altro vincolo. )L di tutto ciò fé-